In oltre 700 per il «Sole d’autunno»

Afflusso record alla galleria civica «Giovanni Segantini» nel primo weekend di esposizione della nuova mostra inaugurata venerdì 15 novembre

[ Ufficio stampa Riva del Garda]

Il pubblico ha risposto con entusiasmo alla straordinaria occasione di ammirare, per la prima volta dopo settant’anni, uno dei capolavori più significativi e sperimentali di Giovanni Segantini, recentemente acquistato dall’amministrazione comunale.

Realizzato nel 1887 ed esposto per l’ultima volta nel 1954, «Sole d’autunno» (un grande olio su tela alto 90 e largo 192 centimetri) rappresenta una tappa cruciale nella carriera del maestro arcense, che segna l’inizio della sua fase divisionista durante il periodo nei Grigioni.

Il progetto espositivo, curato da Niccolò D’Agati, mette in rilievo l’importanza di quest’opera sia dal punto di vista tecnico che artistico, evidenziandone il ruolo centrale nella sperimentazione pittorica di Segantini.
«Più di 700 presenze in un solo weekend sono un risultato straordinario e un motivo di grande soddisfazione per tutta la città -commenta l’assessore alla cultura Guido Trebo- e anche la dimostrazione di quanto Giovanni Segantini e il suo patrimonio artistico siano capaci di richiamare un pubblico ampio e trasversale, affermando il valore di Arco come centro culturale di riferimento a livello internazionale per lo studio dell’opera segantiniana.

L’acquisto di “Sole d’autunno” e la sua restituzione alla collettività rappresentano un momento storico che rafforza il legame indissolubile tra la città e il suo artista più celebre. Ringrazio nelle figure della direttrice Giancarla Tognoni e del curatore Niccolò D’Agati tutte le persone che hanno lavorato a quest’acquisizione e all’allestimento del percorso museale».
Quella, recente, del Comune di Arco rappresenta la terza più importante acquisizione di un quadro di Segantini da parte di un ente pubblico in Italia, dopo quelle del 1888 della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma de «Alla stanga», e del 1926 della Galleria d’arte moderna di Milano de «Le due madri».

Il quadro, un paesaggio ambientato a Savognino, è il primo che Segantini realizza dopo essersi trasferito, nel 1886, nel cantone svizzero dei Grigioni. Si tratta di una vacca che si sta abbeverando a una fontana, presente una contadina e sullo sfondo il paese, ma il pittore lo intitola «Sole d’autunno». Questo perché il vero soggetto è, appunto, la particolare luce dell’autunno, che Segantini riproduce con colori estremamente forti, vivaci e intensi, per una nuova e straordinaria fase di ricerca. Lui stesso parlerà a più riprese di questo dipinto come una tappa fondamentale nel percorso evolutivo della sua arte.

La mostra, aperta alla visita dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 (chiusa il lunedì), rimarrà aperta al pubblico fino al 26 gennaio, dopodiché sarà aperta su prenotazione per dare spazio ai numerosi gruppi organizzati e alle scuole di ogni ordine e grado, per le quali sono stati sviluppati percorsi didattici su misura, tra cui proposte in modalità CLIL che uniscono arte e apprendimento linguistico.

Informazioni e prenotazioni per email all’indirizzo cultura@comune.arco.tn.it o per telefono al numero 0464 583608.

Ufficio stampa Riva del Garda

19/11/2024