ANAGOOR - Todos los males
L’Europa, canuta, siede a teatro per godersi lo spettacolo della Conquista. Quanto di più malvagio ed obsoleto al tempo stesso. Bruciato da specchi ustori che lo illuminano e lo riflettono, il pubblico del vecchio continente assiste a GLI INCA DEL PERÙ un episodio de LE INDIE GALANTI, opera musicale di Jean Philippe Rameau partorita in pieno secolo dei lumi.
Lo schermo, il teatro, la lente e lo specchio espongono le contraddizioni dello sguardo, della rappresentazione, dell’arte, l’idea che ci facciamo di noi stessi e il problema dell’altro. Lo specchio che riflette rimanda, come una Gorgone, la doppia immagine di un’assenza di senso e della vergogna. Il colonizzatore è pietrificato, lì sul lido di un mondo nuovo, incapace - o capace solo di guardare se stesso - inadeguato all’incontro.
Il film non è un film concerto, né il film di un allestimento teatrale, è piuttosto una sorta di making of, di fabbrica della rappresentazione, di documentario dell’immaginazione. E nel prodursi riflette su se stesso e dubita di se stesso come una nave che solchi l’abisso. In questo il film è e non è un’opera sull’opera di Rameau. LE INDIE GALANTI sono quasi un accidente, ma un accidente luminoso e sorprendentemente rivelatorio.
Il titolo del film è tratto da un passo del Requerimiento, documento spagnolo del XVI secolo letto ai nativi pubblicamente, in presenza di un ufficiale regio, ma in assenza di interpreti, perché fosse enunciata la proprietà delle terre e delle persone, quasi una messa in scena del diritto, una sua versione aberrata e perversa. Il documento termina con una minaccia esplicita: qualora i nativi non accogliessero le istanze della Corona e della Chiesa i Conquistadores farebbero loro “…tutto il male possibile”.
Anagoor - Todos los males
2023, 70'.
Anagoor
La compagnia Anagoor è fondata da Simone Derai e Paola Dallan a Castelfranco Veneto nel 2000, configurandosi fin da subito come un esperimento di collettività. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, Monica Tonietto, Gayané Movsisyan, Massimo Simonetto mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo. Laboratorio continuo, aperto a professionisti e neofiti, Anagoor è l’alveo di una creazione aperta alla città e alle sue diverse generazioni, dove, in un tentativo strenuo di generare un’arte teatrale della polis, non trovano soluzione di continuità l’azione pedagogica nelle scuole, l’intervento sul territorio, il richiamo alla comunità, le produzioni della compagnia. Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro. Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito in atelier e dal 2010 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space. Michele Mele e Annalisa Grisi completano il team seguendo management e curatela del progetto artistico.
Ingresso libero
Per tutte le informazioni, gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma consultare il sito: https://www.centrosantachiara.it/spettacoli/spettacolistagione/altri-quadri-giallo_cinema