Amalgama
Arriva per la prima volta allo Studio d’Arte Raffaelli di Trento il poliedrico artista OZMO, all’anagrafe Gionata Gesi, con una mostra personale che si ispira ai miti iconografici del Rinascimento, in dialogo con la volta affrescata dello Studio Raffaelli.
L’esposizione “AMALGAMA. Un viaggio alchemico” si apre con una monumentale installazione nella sala principale della galleria, nella quale OZMO propone una visione onirica della montagna, che rappresenta metaforicamente l’Athanor, la fornace cuore del processo di trasformazione.
Questa immagine cardine è resa accessibile dall’inserimento di elementi effimeri e contemporanei ed allude ambiguamente all’ambiente alpino della città di Trento.
L’installazione è attorniata da opere di grande formato, che mettono in scena le icone del sapere alchemico e ricreano l’atmosfera della Wunderkammern.
Il visitatore si trova immerso tra le suggestioni esoteriche ed i prodigi del mondo minerale, animale e vegetale.
Una coppia di grandi mascheroni di sapore Arcimboldesco echeggia il decoro a grottesche della volta.
Al tempo stesso, due tele interpretano lettere capoverso tratte da opere a stampa del sedicesimo secolo, che raffigurano la “O” e la “Z”, iniziali del nome di OZMO, alludendo al lettering della street art e creando ironicamente una parola d’ordine di due lettere, come d’uso nelle antiche società segrete (come la j-b di memoria massonica).
I simboli ambigui dell’alchimia si affollano sulle pareti celebrando il prodigio della trasmutazione, che si fa metafora della dimensione circolare del tempo, della vittoria della vita sulla morte e del conflitto tra principi opposti. “Amalgama” mette in scena una sfaccettata visione alchemica, che si fa metafora della dimensione fluida della società contemporanea. Il carattere ambiguo ed inaccessibile del mistero alchemico, che governa la trasformazione materiale e spirituale, si mescola nello stile di OZMO, con l’immediatezza delle icone pop, che trasportano nel tempo presente una carrellata di immagini di ispirazione rinascimentale.
L’artista rimescola la sacralità del mistero e la natura incerta e disorientata del tempo presente, dove sete di spiritualità e progresso scientifico si rincorrono in un ancestrale percorso senza fine. Oltre alla serie di opere site-specific, completa l’esposizione una ricca selezione di opere recenti ispirate al tema della rivisitazione del passato in chiave contemporanea, allestite negli ambienti della galleria.
L’inaugurazione si terrà martedì 19 dicembre a partire dalle 18:00 in presenza dell’artista.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testo di Cristina Boschetti..