BartolomeyBittmann
Sorprendenti contaminazioni per violino e violoncello

Matthias Bartolomey al violoncello, un David Tecchler del 1727, e Klemens Bittmann al violino e alla mandola - rispettivamente uno Josephus Pauli del 1817 e una Markus Kirchmayr del 2004 - intendono la musica come ponte tra generi diversi, officina di contaminazioni e spazio nel quale creare connessioni. Con loro la classica si apre alle influenze di rock, jazz, folk per diventare repertorio che si ciba di presente e passato. Una sintesi, questa, che è anche il risultato di una formazione rigorosa con tournée in tutta Europa e oltre oceano, esibizioni in importanti festival con l'aggiunta di prestigiosi riconoscimenti e che ha preso forma nei loro lavori - tra questi “Neubau” - e che risuoneranno anche nell’appuntamento de I "Suoni delle Dolomiti".
organizzazione: Trentino Marketing