Candirù

Canzoni che raccontano dei dintorni, guardando lontano, che puntano i particolari per disegnare i contesti. Un concerto incentrato sul tema dell' identità.
Scrivere e suonare l'identità significa prima di tutto riconoscersi.
Riconoscersi è un'urgenza evolutiva sorta esclusivamente in specie con organizzazioni complesse, dotate di buona memoria e con società in cui la convivenza serena con un gruppo di individui che continua cambiare nel tempo, è un bene primario.
Nella parola identità echeggia un senso di solitudine e divisione quando in realtà è il fulcro dello stare insieme. Nel rito senza tempo del concerto la dimensione privata e pubblica si alternano e mescolano in continuazione veicolando con efficacia i messaggi ed i concetti.
Candirù è Iacopo Candela. Suona da tanto, ovunque, e sembra non essere ancora stufo.
Apre i concerti di molti artisti di spicco della scena musicale italiana, anche all'estero. Scrive canzoni e disegna le luci per il teatro, compone jingle e sigle per la tv. Di notte lavora, di giorno guarda documentari e si stupisce di ogni piccola magia che ha a portata di voce e chitarra.