Carlo D'Orta | Biocities
Prima mostra di PoliArt dedicata interamente alla fotografia
Sono circa 15 le fotografie dell'artista romano, scelte per il ciclo "Biocities", in cui le città che danno i titoli alle singole opere, appaiono sotto particolarissimi ed inediti sguardi.
Le architetture e le costruzioni urbane visibili in queste immagini non sono mai dettagli ma relazioni formali, in cui la realtà circostante è trascesa per costruire armonie impreviste.
La ricerca dell’artista romano si pone alla massima distanza dalla vasta fenomenologia del dettaglio, che, dopo la grande pittura di Gnoli, si è talvolta stancamente adagiata negli obiettivi dei fotografi. Ciò che D’Orta scopre nella realtà sono luoghi di connessione in cui parti eterogenee funzionano. Quasi paradossalmente e contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, D’Orta è un artista en plein air, pienamente naturalista, come lo furono gli artisti della scuola di Barbizon o gli impressionisti.
Le sue città verticali sono la natura nuova, in cui nulla è celato anzi tutto è davanti agli occhi, di chi sa guardare il luogo giusto e attendere la giusta luce per le rivelazioni dello sguardo. Solo dopo un lungo esercizio, l’artista diviene capace di riconoscere le connessioni di luoghi eterogenei, in cui s’innescano immagini impreviste, inedite, creative: là dove una città inconsapevole contiene equilibri, contrasti, dinamiche, cromatismi che l’artista fa vivere come opera d’arte.
organizzazione: Galleria PoliArt Rovereto