Disuguaglianza, democrazia e futuro dei media
Intersezioni
Julia Cagé
Insieme alla disuguaglianza cresce il rischio che il denaro corrompa la politica, che i ricchi influenzino il processo elettorale, legislativo e normativo con contributi elettorali, lobby e finanziamento dei media. Per garantire la democrazia (“una testa un voto”, non “un dollaro un voto”) serve un nuovo quadro economicogiuridico per i media. Un modello a metà tra società per azioni e fondazioni non-profit.
introduce John Lloyd
Julia Cagé È professore di Economia presso il Dipartimento di Economia e Scienze a Sciences Po, Parigi. Ha completato gli studi di dottorato presso l’Harvard University nel 2014. I suoi interessi si concentrano sull’economia politica, la storia economica, il commercio internazionale, l’organizzazione industriale e l’economia dello sviluppo. È particolarmente interessata ai mass media, soprattutto alla concorrenza in quel campo e come questa influenza la disponibilità di notizie e informazioni e le opinioni politiche. È membro della Commission Economique de la Nation (un comitato apartitico di esperti economici che collabora con il Ministero delle Finanze). I suoi lavori sono stati pubblicati sul “Journal of Globalization and Development” e sul “Journal of International Economics”. Ha pubblicato il libro Sauver les médias. Capitalisme, financement participatif et démocratie, Le Seuil (2015).
organizzazione: Julia Cagé Insieme alla disuguaglianza cresce il rischio che il denaro corrompa la politica, che i ricchi influenzino il processo elettorale, legislativo e normativo con contributi elettorali, lobby e finanziamento dei media. Per garantire la democrazia (“una testa un voto”, non “un dollaro un voto”) serve un nuovo quadro economicogiuridico per i media. Un modello a metà tra società per azioni e fondazioni non-profit. introduce John Lloyd