Il Museo Storico Italiano della Guerra. Storia e prospettive
con Francesco Frizzera
Tra le iniziative commemorative più significative e precoci che vengono promosse a Rovereto, va ricordata la creazione di un museo. Già nel 1919 l’idea è concreta, ma l’inaugurazione ufficiale si avrà nel 1921; ai promotori il museo appare subito come «monumento nazionale» nel quale «ricordare degnamente l’immane guerra che segnò per noi l’alba della tanto auspicata redenzione» e nel quale raccogliere e disporre «in bell’ordine tutti gli svariati oggetti bellici usati da ambo le parti combattenti».
Le raccolte si formano grazie a documenti reperiti e conservati già negli anni della guerra e materiali offerti da quel «colossale Museo della guerra» che è il territorio della Vallagarina.
Il museo diventa subito luogo di visita per ex-combattenti, familiari di caduti, associazioni di reduci e dopolavoristiche, scolaresche, singoli escursionisti, offrendo per decenni una rappresentazione del conflitto come guerra nazionale, in una veste impressionante per la quantità e la potenza suggestiva dei materiali esposti, e contemporaneamente tranquillizzante, nella successione ordinata delle vetrine e delle sale.
Ne parla Francesco Frizzera, direttore del Museo della Guerra, il quale, oltre a ricostruire la storia dell’istituzione e delle profonde trasformazioni che l’hanno interessato nel corso di un secolo, proporrà alcune riflessioni anche sul ruolo attuale del museo e sulle sue prospettive future.
Per partecipare sarà sufficiente collegarsi a questo link: https://us02web.zoom.us/j/83773355014#success
Gli incontri sono validi ai fini dell’aggiornamento dei docenti.
Per ricevere l’attestato di partecipazione è necessario iscriversi scrivendo a didattica@museodellaguerra.it.
Maggiori informazioni su https://www.museodellaguerra.it/