Il giocondo e florido convito
Fantasmagoria teatrale per una festa a Bologna nel Seicento
Compagnia Dramatodìa.
Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione)
il Trombetta - Maria Dalia Albertini
Gola - Riccardo Pisani
Crapola - Lars Magnus Hvass Pujol
Vanità - Giulia Mattiello
Pazzia - Alberto Allegrezza
Fagotto buffone, furiero di Carnevale - Francesco Bocchi
Lavezzon Leccardo, scalco di Carnevale - Marco Muzzati
Panzetta cuoco - Enrico Parizzi
Brodaglion sguattero - Giorgio Laganà
Divora parassita - Giovanni Bellini
il Trangugia - Guglielmo Buonsanti
la Pastora - Silvia Frigato
la Francese - Francesca Santi
il Napoletano - Sonia Tedla
Re Carnevale - Enrico Bonavera
Messer Gaudentio de' Consolati - Maria Dalia Albertini
il furiero di Quaresima - Francesco Bocchi
Madonna Quaresima - Giorgio Laganà
Direzione, costumi e regia di Alberto Allegrezza
L’ensemble Dramatodía deve il suo nome (dal greco “canto rappresentativo”) agli Intermedi sopra l’Aurora ingannata composti da Girolamo Giacobbi nel 1605, che costituirono il primo esempio di teatro musicale in area Bolognese. L’ensemble è nato nel 2000 con l’intento di riproporre in scena il repertorio teatrale dei comici del Cinque e Seicento e di esplorare la produzione musicale sorta per arricchirne le rappresentazioni.
Nel corso degli anni la compagnia ha realizzato numerosi progetti teatrali e musicali: ha messo in scena commedie madrigalesche di Adriano Banchieri (Barca di Venetia per Padova, Festino del Giovedì Grasso avanti cena, Vivezze di Flora e Primavera, La Pazzia senile, Il Zabaione musicale, ecc...), testi di Giulio Cesare Croce (Eccellenza et Trionfo del Porco, La solenne et trionfante entrata dello squaquaratissimo Signor Carnevale, La Girandola de’ Cervelli, ecc...) e di altri autori seicenteschi (Giambattista Andreini, Flaminio Scala, ecc...), opere e intermedi (L’Aurora ingannata di Girolamo Giacobbi, Actéon di Marc-Antoine Charpentier); ha inoltre allestito spettacoli originali e concerti con musiche dei secoli XVI e XVII.
Dal 2011 la compagnia Dramatodía, ha dato inizio ad un progetto che mira alla riscoperta e alla registrazione integrale dell’opera profana di Adriano Banchieri (1568-1634) e di Giulio Cesare Croce (1550-1609). L’accostamento di questi due autori permette di apprezzare gli intenti poetici e drammaturgici che li accomunarono in vita: Croce e Banchieri, uniti da un rapporto di reciproca amicizia, oltre che dalla comune appartenenza alla cultura bolognese, intesserono una stravagante corrispondenza letteraria, le cui tracce si possono cogliere in apertura alle rispettive stampe. L’esito più noto di questa collaborazione consiste nella Novella di Cacasenno figlio del semplice Bertoldino, con la quale Banchieri, sotto lo pseudonimo di Camillo Scaligeri della Fratta, intese dare un seguito a Le sottilissime astuzie di Bertoldo e a Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino di Croce.
Ingresso libero.
organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara