Il passo del respiro
progetto di OHT con Tomat e Luigi Azzolini
“Nulla più dell’atto del respirare è in grado di testimoniare la prossimità degli esseri umani l’uno all’altro e di confermare la loro comunicazione come un’esposizione reciproca che precede qualsiasi iniziativa” Adriana Cavarero
Il canto è una produzione di corpi che respirando emettono suono; corpi che sono sempre immersi in un paesaggio che a sua volta informa i canti, animandoli con i suoi ritmi e narrazioni. Il canto diventa così il soffio della vita del paesaggio.
Maturato dall’esperienza dell'opera 19 luglio 1985, prima collaborazione fra OHT e compositore e musicista Davide Tomat il progetto, con la direzione del maestro del coro Luigi Azzolini, parte da una selezione di frammenti di canti tradizionali di montagna, reiterati e intersecati tra loro. Porzioni di cori si susseguono in un gioco di rimandi, tagli e ripetizioni che smarginano i contorni dei singoli brani fino a formare un’unica traccia sonora che si armonizza con il paesaggio alpino.
Una dimensione di ascolto onirica e spirituale, vicina alla fruizione della musica elettronica ambient, totalmente acustica, immersa nel suono della natura. I momenti più intensi e ariosi dei canti montani si alternano con passaggi più delicati, quasi liturgici e spirituali; le armonizzazioni del coro vengono lavorate in tempo reale da Davide Tomat attraverso filtri risonanti, riverberi ed echi così da creare sfasamenti ed amplificarne le crescite progressive.
Un’architettura sonora che respira con la montagna e il suo statuto trascendentale, dando vita ad un’esperienza mantrica e circolare.
10 euro - biglietti acquistabili qui