Jesus Christ Superstar

Garda che musical!

Planet Musical
Jesus Christ Superstar
OLIVIA CINQUEMANI Magdalene
EGIDIO LA GIOIA
Judas
PARIDE ACACIA
Jesus

Giorgio Raucci - Pilate
Francesco Regina - Caiaphas
Massimiliano Giusto - Annas
Marco Bebbu - Simon Zealotes
Cristian Ruiz - Herod

Scenografie Giancarlo Muselli
Coreografie Roberto Croce
Direzione Musicale Nicola Panebianco
Disegno luci Marco Policastro
Costumi Santina Ferro
Suono Luca Finotti
Ballerini/popolo: Ursula De Nittis, Elisabetta Pignataro, Patrizia Quaranta, Liana Savergnini, Sara Soldi, Maurizio Gibin, Alberto Filippello, Max Nardi
Figurazioni: Stefano Francese, Alberto Marcone, Ilaria Cenci

Orchestra
Nicola Panebianco, (tastiere)
Giuseppe Aiello, Marco Macrì (chitarre)
Massimo Pino (basso)
Puccio Panettieri (batteria)
Roberto Daniel (corno francese)
Giovanni Abbiati, Andrea Di Pilla (tromba)
Claudio Tripoli (sax, clarinetto, flauto)
Giacinto Livia (tastiere)
Enrico Ciullo (percussioni)

Cast - Massimo Romeo Piparo
Ass. alla Regia - Simone Nardini
Ass. Coreografo - Claudia Scimonelli
Ass. Scenografo - Paolo Prota

Ass. Musicale - Massimo Pino
Direttore di scena - Francangelo Secchi
Capo macchinista - Stefano Mazzola
Macchinista - Andrea Sorbera
Sarta - Santina Ferro
Fonico di sala - Federico Susanna
Fonico di palco - Marco Ciafardoni
Operatore luci - Marco Policastro
Elettricista - Vittorio Torresan
Realizzazione scene - Prampolini - ScenArt
Realizzazione costumi - Santina Ferro
Effetti speciali - Massimiliano Martinelli
Capo Balletto - Maurizio Gibin

Un'orchestra in smoking e nell'aria i suoni e le atmosfere di un decennio fra i più felici del nostro secolo.
Ogni sera si rinnova il magico rito che ci restituisce l'idea di un mito eterno. Il suo confronto con la stessa ragione di essere: da un lato il popolo, dall'altro chi lo governa. Tutti nel contempo artefici e vittime di un tradimento commesso per amore da chi "vive per la morte" e il cui ruolo si compirà solo quando, abbandonata la veste istituzionale di custode di un sodalizio di vita, offrirà e procurerà per sé la morte.
Un mito eterno per un popolo che ancora oggi non ha smesso di subire il proprio martirio ma ha visto moltiplicarsi la serie di martìri diretti o indiretti: si continua a morire perché altrove, in questa terra, è deciso così. Non cercate di trovare segni in questa messinscena, né confronti con epoche, fasi storiche: c'è l'eterno, intramontabile senso di angoscia per una umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla.
Mi piace dedicare questo lavoro alla memoria di Salvatore Romeo, cha ha ispirato tutte le tappe della mia crescita personale e artistica.
Massimo Romeo Pìparo