La “memoria eroica”: monumenti e culto dei martiri
Quinto Antonelli
A un secolo di distanza dalla cattura, condanna a morte ed esecuzione di Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, possiamo riconoscere nelle loro vite alcuni tratti dell’esperienza della generazione dei volontari irredentisti e interrogarci su quanto la nostra città e il nostro paese siano stati segnati dalla memoria di quegli eventi.
Oggi sono i loro “volti di pietra” a rappresentarli, nelle piazze, nelle scuole, nei musei: segni di una celebrazione che in passato ne ha esaltato la fine eroica, con forme e momenti di larga partecipazione pubblica.
I cento anni trascorsi ci consentono una rilettura storica degli avvenimenti da un lato più distaccata e dall’altro più vicina all’esperienza dei protagonisti. Grazie alla ricerca storica contemporanea e a una documentazione sempre più vasta, ritroveremo le persone, le famiglie, il contesto sociale e l’ampio movimento di opinione in cui è avvenuta la loro formazione e sono maturate le loro scelte.
Sarà un racconto a più voci che ci aiuterà a comprendere quanto di quelle vite ci è contemporaneo e quanto appartiene ad un passato ormai lontano.
Per ulteriori informazioni
organizzazione: Accademia Roveretana degli Agiati e dal Museo Storico Italiano della Guerra