La mobilità sociale fra gli immigrati di seconda generazione

Focus

Convegno

Lucinda Platt
In tutta Europa il problema delle disuguaglianze etniche nel mondo del lavoro, specialmente per gli immigrati di seconda generazione, è molto sentito. Occorre capire fino a che punto il fenomeno si possa spiegare con lo svantaggio dei genitori e se ci sia maggiore mobilità sociale tra gli autoctoni. Importanti le implicazioni per la nostra visione della mobilità sociale.

introduce Maria Antonietta Calabrò

Lucinda Platt È professore di Politica sociale e Sociologia presso la London School of Economics. È anche Visiting Professor presso l’UCL Institute of Education e Research Associate all’Institute for Social and Economic Research, University of Essex. Prima di arrivare alla London School of Economics, è stata a capo del Millennium Cohort Study, un’indagine su più di 19.000 ragazzi nati nel 2000-2001 e che verranno seguiti per tutta la loro vita. Attualmente la sua ricerca si concentra sulle diseguaglianze di reddito e di salari fra diversi gruppi etnici, la mobilità sociale, l’immigrazione europea, l’identità etnica, la povertà e il benessere infantile. Tra i suoi libri più recenti: Understanding Inequalities, Polity Press (2011) e Intergenerational consequences of migration: Socio-economic, family and cultural patterns of stability and change in Turkey and Europe (con A. Guveli e altri), Palgrave Macmillan, di prossima pubblicazione nel 2015.


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