Mi chiamavano Tina - Sulle tracce di una rivoluzionaria antifascista
Mi chiamavano Tina è una ricerca storica che diventa un’indagine esistenziale. Un incontro che si rinnova ogni giorno, da un tempo indefinito, in una stanza che ha tutto il peso del passato e pochi accenni di futuro.
Da una parte l’ispirazione, Tina Modotti, fotografa e rivoluzionaria antifascista del ‘900.
Dall’altra il tormento, una ricercatrice che trascorre le sue giornate tra i libri, le lettere, le fotografie e le testimonianze sulla grande artista friulana nell’ossessiva ricerca di risposte che scoprirà di poter ottenere solo mettendosi sulle tracce di se stessa. Per non morire nel ruolo sbagliato.
Mi chiamavano Tina è un omaggio ad una grande artista come Tina Modotti, operaia, attrice, fotografa, antifascista e militante nel partito comunista internazionale; una donna che ha attraversato la vita dedicandosi all’arte e alla rivoluzione senza mai tradire il suo istinto di combattente messo al servizio della libertà.
Ma è anche un omaggio agli incontri che avvengono in controtempo, alle vite che si sfiorano eppure, insieme, si definiscono.
Mi chiamavano Tina
Sulle tracce di una rivoluzionaria antifascista
di e con Manuela Fischietti
regia Maura Pettorruso
ricerca storica Lorenzo Vicentini
costumi Valentina Basiliana
grafica Nadia Groff
luci Luva Dè Martini di Valle Aperta
Una produzione Rifiuti Speciali in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Harpolab_Centro culturale per il cinema e l'immagine, Circolo fotografico Tina Modotti Bolzano e il contributo di Comune di Trento e Fondazione Caritro
Durata 60 minuti
I Rifiuti Speciali
I Rifiuti Speciali sono una compagnia teatrale costituitasi nel 2013 a Trento. Ne è fondatrice e direttrice artistica Manuela Fischietti.
La prima produzione della compagnia, Trilogia dell’Inadeguatezza, è un ciclo di tre spettacoli che indagano l’incompiutezza di sentimenti comuni decostruendone le apparenti certezze . Ne fanno parte: No Kids.Stato di gravidanza_monologo per attrice non protagonista (2013), M.other (che ha debuttato al festival PSA di Pergine nel 2015), Due. Una storia d’amore (2019).
Dal 2020 la compagnia approfondisce l’indagine dell’universo femminile ripercorrendo la storia di donne che, attraverso la loro emancipazione, hanno contribuito alla costruzione della parità di genere. Nascono L’arcipelago dei Coralli, Le signore delle cime_storie di alpiniste e delle loro imprese in collaborazione con il Coro S.Ilario di Rovereto e Follow the Queens_esplorazioni al femminile tra epoche e continenti.
Per tutte le informazioni, gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma consultare il sito https://www.centrosantachiara.it/spettacoli/spettacolistagione/teatro-cuminetti-waikawa_gray