Omaggio a Franco Sartori a 50 anni dalla scomparsa

Il Coro della Sosat renderà omaggio al Maestro Franco Sartori, nel cinquantenario della sua morte, con un concerto che si svolgerà venerdì 22 maggio ad ore 20.30 presso la Sala della Filarmonica in via Verdi a Trento. Il Coro della Sosat è diretto dal Maestro Roberto Garniga. Un musicista, Franco Sartori, che ha lasciato un'eredità artistica importantissima nel mondo musicale trentino e nel Coro della Sosat.

Al maestro Franco Sartori sarà dedicato un Convegno che avrà luogo nel pomeriggio di venerdì 22 maggio ad ore 17.30 presso l'Aula Magna del Conservatorio “Bonporti” in Via S. Giovanni Bosco n° 4. Questo importante momento è organizzato dal Coro della Sosat in collaborazione con il Conservatorio “Bonporti” e la Federazione Cori del Trentino e si propone di analizzare la figura umana ed artistica del Maestro Franco Sartori. All'incontro interverranno il presidente del Coro Sosat Andrea Zanotti, il direttore del Conservatorio “Bonporti” Simonetta Bungaro, il Maestro Roberto Gianotti ed il figlio del compositore cui si rende omaggio Raffaello Sartori.

«Nell'incontro pomeridiano – spiega Roberto Gianotti, docente presso il Conservatorio trentino - approfondiremo la figura di Franco Sartori parlando del suo modo di armonizzare i canti della tradizione popolare rispetto ad altri importanti compositori colti. Verrà inoltre presentata la sua produzione cameristica, con l'esecuzione dal vivo del Trio op. 9 per violino, violoncello e pianoforte nonché di un Lied per voce e pianoforte dal titolo “Imitazione” su testo di Giacomo Leopardi. Sarà un'occasione per riscoprire la produzione colta dell'autore, che oltre a dedicarsi ai canti per la Sosat scrisse un Quartetto d'archi, due Trii, Sonate per violino e pianoforte e anche un'opera lirica dal titolo “Il mistero di San Vigilio” su testo di Raffaello Prati». Gli studenti del “Bonporti” che eseguiranno le musiche di Franco Sartori sono Mauro Mariño Suàrez al violino, Chiara Borgogno al violoncello, Lorenzo Calovi al pianoforte ed il soprano Maria Eleni Giuliani.

Il presidente del Coro della Sosat Andrea Zanotti così ci parla della figura del Maestro Franco Sartori. «Vi sono persone che lasciano un'orma indelebile del proprio passaggio, Franco Sartori è stato certamente una di queste: di sicuro lo è stato per il Coro della SOSAT, che lo ricorderà nel cinquantenario della morte il prossimo venerdì 22 maggio. La sua figura umana ed artistica ha plasmato infatti nel primissimo dopoguerra la compagine corale ricostituitasi nel 1945, imprimendogli quel timbro e quelle sonorità che ancora oggi lo contraddistinguono. Il Maestro Franco Sartori nato a Levico Terme il 22 luglio 1892 e morto a Borgo il 9 dicembre 1965 fu un musicista di notevoli capacità diplomato in composizione al Conservatorio di Venezia, in pianoforte e canto corale al Conservatorio di Pesaro, fu docente al Liceo Musicale di Trento, poi a Ravenna ed a Verona ove insegnò armonia e storia della musica al Liceo Musicale. Rientrato poi definitivamente a Trento, continuò l'insegnamento dedicandosi a tempo pieno all'attività musicale. Pianista famoso, svolse una intensa attività concertistica sia come solista che in gruppi da camera. Fece parte del Trio Sartori-Mendini-Bonzanini con il quale esegui numerosi concerti sia in Italia che in varie città europee. Fu autore anche di numerose composizioni cameristiche eseguite con successo e scrisse un'opera Il mistero di S. Vigilio andata in scena al Teatro Sociale di Trento il 20 maggio 1965 ed al Teatro Zandonai di Rovereto il 22 maggio 1965. La morte, sopravvenuta a Borgo Valsugana il 9 dicembre del 1965, gli impedì di coronare il suo sogno: stava infatti portando a termine la preparazione dell'esecuzione di questa sua opera alla Scala a Milano. Il concerto del Coro Sosat è dedicato alla memoria di Franco Sartori, un protagonista della cultura trentina verso il quale nutriamo un sincero sentimento di riconoscenza. Sarà, per il Coro Sosat una serata del tutto speciale alla quale invitiamo tutti a partecipare: un'occasione per fare memoria della propria storia e misurare la capacità di evolvere pur rimanendo fedele a quel modo spontaneo di cantare che ne ha segnato, fin dal 1926 l'origine».

Ufficio Stampa Coro della Sosat Ugo Merlo
Ufficio Stampa Conservatorio Bonporti Monique Cìola