Overload
concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio // costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi // props Francesco Silei
grafiche Isabella Ahmadzadeh
produzione Sotterraneo
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP - Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
OVERLOAD HA VINTO IL PREMIO UBU SPETTACOLO DELL’ANNO 2018
OVERLOAD [STUDIO] HA VINTO IL PREMIO BEST OF BE FESTIVAL TOUR 2016 (tour in Spagna & Regno Unito)
1 paragrafo. 199 parole. 1282 caratteri. Tempo previsto 1’10’’. Riesci a leggere questo testo senza interruzioni? L’attenzione è una forma d’alienazione: il punto è saper scegliere in cosa alienarsi.
Per questo sembriamo sempre tutti persi a cercare qualcosa, anche quando compiamo solo pochi gesti impercettibili attaccati a piccole bolle luminose e non si capisce chi ascolta e chi parla, chi lavora e chi si diverte, chi trova davvero qualcosa e chi è solo confuso.
Sei arrivato fin qui senza spostare lo sguardo? Davvero? E non è insopportabile questo sforzo di fare una cosa soltanto alla volta? Guardati attorno: quante altre cose attirano la tua attenzione? Ora guardati dall’alto: riesci a vederti?
Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni in cui le persone si muovono, interagiscono, dormono. A volte si alzano rumori più intensi, che la nebbia riassorbe subito mentre lampeggia e risuona.
Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere, persino i ghiacciai si sciolgono troppo lentamente perché qualcuno presti attenzione alla cosa. Torniamo al suolo e guardiamoci da vicino: stiamo tutti mutando… in qualcosa di molto, molto veloce.