Pasolini Giornalista

Noi scrittori, noi giornalisti siamo uno specchio, tanto più nitido e rivelatore, quanto più ci spendiamo e quanto più gettiamo il nostro corpo nella lotta» scriveva Pier Paolo Pasolini. Il corpo. Quello ritrovato martoriato il 2 novembre 1975 sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia. Un omicidio brutale ancora senza verità giudiziaria. Giovanni Giovannetti, editore e scrittore, chiude il suo Pasolini con un’ampia contro-inchiesta su quella tragica morte.

Una conseguenza. Il prezzo pagato per quel suo scavare esponendosi. Come Mauro De Mauro, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Walter Tobagi, Anna Politkovskaja. Il giornalismo di Pasolini, ci racconta il libro, è stato però un impegno a tutto tondo, alla ricerca della verità attraverso i più svariati linguaggi: parole e immagini.

Un libro denso: documenti, fotografie, materiale d’archivio, stralci di giornale e una preziosa appendice con tutti gli articoli scritti da Pasolini e quelli che lo riguardavano, collezionati e catalogati dall’amica Laura Betti e oggi conservati alla Cineteca di Bologna, città natale dello scrittore e regista.