Primi passi sulla luna
Sanbàpolis Off
Produzione LITTA_produzioni Pierfrancesco Pisani
Primi passi sulla luna
di Andrea Cosentino
Indicazioni di regia Andrea Virgilio Franceschi
Era il 20 luglio 1969 ed eravamo tutti davanti al televisore. Nulla avrebbe potuto rubare la scena a Neil Armstrong e ai suoi primi passi sulla Luna. In questa performance Andrea Cosentino inquadra immagini di un futuro ormai passato, prendendo spunto dal quarantennale del primo allunaggio.
Primi passi: sulla luna, come recita il titolo dello spettacolo, ma anche sul palcoscenico del nuovo Teatro Sanbàpolis che ospiterà martedì 11 novembre il primo appuntamento con Tendenze Off, il terzo cartellone della Stagione di Prosa con il quale si concretizza ulteriormente lattenzione che il Centro Servizi Culturali S. Chiara ha dedicato in questi ultimi anni ai nuovi linguaggi della scena contemporanea. La rassegna si articola su cinque titoli e disegna un percorso di indagine sul nostro presente, sulleredità storica e culturale con cui i giovani di oggi sono stati cresciuti, sul potere occulto che hanno le immagini nel nostro privato, sul senso della vita alla luce delle scoperte scientifiche passate e presenti. Il tutto in un coinvolgente mix di tecnologia, tra teatro e performance, cinema e nuova drammaturgia.
Si inizierà dunque martedì 11 novembre con «PRIMI PASSI SULLA LUNA Divagazioni provvisorie per uno spettacolo postumo» di e con Andrea Cosentino, poliedrico personaggio che, sul proprio profilo Facebook, si definisce «teatrante, attore, autore, comico e scrittore» oltre che «proprietario, anchorman, conduttore e conduttrice unico/a di TELEMOMÒ, la televisione autarchica a filiera corta».
Era la notte del 20 luglio 1969 e, in tutto il mondo interplanetario, erano tutti davanti al televisore ad assistere allo sbarco e ai primi passi sulla Luna di Neil Armstrong. In questa performance che rifiuta di farsi spettacolo, Andrea Cosentino inquadra immagini del futuro ormai passate, prendendo spunto dal quarantennale del primo allunaggio, passando per il centenario del manifesto futurista, il cinquantenario della creazione della prima Barbie e i dieci anni dalla morte di Stanley Kubrick. Cosentino fornisce allo spettatore improvvisazioni e digressioni, senza però imporgli un'unica lettura. Stimolandone piuttosto limmaginazione, nella speranza di appagare la sete di realtà e lossessione per le storie forzatamente vere dei reality show, lo accompagna in un viaggio surreale, esilarante e allo stesso tempo struggente. Il tempo dei sogni e dei giochi in questa pièce si dissolve in un tempo presente creando un fantastico tempo imperfetto.
Si tratta come ha scritto Laura Novelli su Il Giornale di «un cabaret postmoderno, dove lestroso artista abruzzese verifica con coraggioso spirito di ricerca lo stile drammaturgico e recitativo già profuso nei suoi precedenti lavori».
«La capacità affabulatoria di Cosentino commenta invece Andrea Pocosgnich su Teatro e Critica è una corda tesa tra il narratore e i suoi spettatori. Il risultato è uno spettacolo vivo, imperdibile, fatto di pancia e cervello, godibilissimo in tutte le sue parti che mostra un Cosentino drammaturgo maturo e coraggioso.»
Andrea Cosentino si affida in questo spettacolo alle indicazioni di regia fornite da Andrea Virgilio Franceschi e si avvale della collaborazione artistica di Valentina Giacchetti. Il disegno delle luci è affidato a luci Dario Aggioli.
da 8,00 a 10,00
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara