Real Spaces: quando l’arte esce dagli spazi istituzionali

Quando territori e città diventano soggetti di pratiche curatoriali e artistiche 

Incontri e convegni , Convegno

Il 21 ottobre dalle 18:00 alle 20:00 presso l’aula Beniamino Andreatta del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento, si terrà un incontro a tre voci, ideato e moderato dall'associazione Art to Art, sul tema della riappropriazione e della riscoperta di spazi urbani tramite pratiche artistiche e azioni sperimentali aperte e partecipate. Saranno presenti tre realtà che da qualche anno nel nord e centro Italia operano nell’ambito del contemporaneo mirando ad obiettivi simili con mezzi e ritualità proprie.

Paola Tognon e Francesca Ceccherini interverranno per Contemporary Locus, associazione attiva a Bergamo che si impegna a restituire ai suoi cittadini spazi altrimenti dimenticati, sottintesi o trascurati. Tramite originali progetti artistici e curatoriali si vogliono così suggerire nuove interpretazioni attive e funzioni reali di spazi urbani, ponendoli in relazione partecipata col loro pubblico d’elezione: i cittadini, servendosi anche dell’interazione permessa da mezzi e tecnologie contemporanee.

Patrizia Giambi, per il Museo diffuso dell’abbandono spiegherà come si sta andando costituendo la mappa di quei luoghi lasciati a se stessi, disseminati e nascosti per il territorio emiliano, in cui artisti sono stati chiamati ad agire per trovarne una nuova narrazione. Gli artisti hanno indagato direttamente sul posto quanto di originario si potesse ancora respirare in quei luoghi e quanto di individuale si potesse immaginare al loro interno, determinando e mettendo in scena, in bilico tra racconto pubblico e privato, un nuovo destino.

Wunderkammer, a Trento, per cui interverrà Luca Bertoldi, agisce nella e sulla città, invitando chiunque collimi con essa a prendere parte al museo immaginato, senza sede e senza pareti, di luoghi e frammenti urbani, segnalati e catalogati in uno spazio virtuale in costante aggiornamento e potenzialmente infinito. Il progetto, nato in simbiosi con la sua città d’origine, si è fatto interprete di bisogni e ricettore di necessità, lavorando per ridisegnare luoghi dismessi e produrre nuovi riferimenti chiamando all’azione artisti e curatori.

I relatori avranno in questa sede occasione di presentare i tre progetti al pubblico e interagire tra loro tramite un dibattito di scambio e confronto volto a sottolineare gli aspetti vicini e le intrinseche differenze di tre realtà così profondamente legate al loro territorio.


organizzazione: Art to Art