Romano Perusini. Geometrie dello spirito
Romano Perusini. Geometrie dello spirito
Fino al 2 marzo, Palazzo Trentini, in via Manci 27 a Trento, ospita la mostra “Romano Perusini. Geometrie dello spirito”, che sarà inaugurata venerdì 24 gennaio alle 17:30.
Un’antologica di circa 40 opere dell’artista di origini friulane, scomparso lo scorso anno, che abbraccia la sua produzione dagli anni ‘60 al 2022. Quadri di grande impatto e dimensioni, dallo stile astratto che riflettono l’intensa ricerca di Perusini sulla cultura e sull’attualità.
L’esposizione, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18.
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Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, ha detto di aprire con grande piacere la "casa dei trentini" a questa nuova proposta culturale, che fa luce su una figura di grande interesse e spessore.
"Questa mostra - afferma il presidente nel catalogo - si pone come obiettivo quello di trasformare gli spazi espositivi in uno spazio di riflessione, di elevazione culturale e spirituale. Ne abbiamo bisogno come l’aria; ne abbiamo bisogno come cittadini e ancor più ne abbiamo bisogno noi donne e uomini che abbiamo responsabilità istituzionali”.
La vernice è stata ospitata in un' affollatissima sala Aurora, dove Carlo Chelodi - ideatore della rassegna - non senza commozione ha detto del piacere di promuovere questa mostra, per la quale ha ringraziato l'entusiasmo e la professionalità della signora Annamaria Marchionne Perusini.
Il percorso espositivo visitabile già da domani rivela, attraverso quasi 40 opere di grande impatto e dimensione, l’evoluzione dell'artista naturalizzato trentino, che nell’arco di oltre quarant’anni di attività ha spaziato - ad evidenziarlo è stato il curatore, Gabriele Salvaterra -dall’astratto al metafisico, sempre con un forte impegno spirituale e sociale e con un progressivo passaggio da un'arte della serenità a espressioni interrogative su crisi e paure dell'uomo. Qui troviamo - ha aggiunto Salvaterra - il cammino visuale di un intellettuale del nostro tempo, che seppe coniugare vita e incessante ricerca, dando forma d’arte al pensiero e all’immaginazione.
Per dirla con l’artista: “una finestra reale aperta su un orizzonte spirituale”.
Delle importanti valenze dell'opera di Perusini ha poi parlato Giuseppe Caliari, autore di un contributo critico in catalogo, spiegando che le tappe evolutive dell'artista sono sempre raccordate alla storia sociale del territorio.
Dell'uomo ha parlato un amico personale come monsignor Lodovico Maule, decano del Capitolo del Duomo di Trento, che ha individuato quattro coordinate fondamentali in Perusini: il silenzio, il pensiero, la luce, l'ordine.
A ringraziare l'ampio staff che ha reso possibile la mostra è stata la coordinatrice signora Marchionne Perusini, con un sentito grazie al Consiglio provinciale per avere ospitato la rassegna.
Le valenze dell'opera di Perusini sono ben indagate nel catalogo della mostra, che include contributi critici a cura di Carlo Chelodi, Toni Toniato, Gabriele Salvaterra e Giuseppe Calliari, oltre a un testo in cui l'artista racconta se stesso, liberamente tratto dal video Romano Perusini metafisico (2013).
Ingresso libero