Room.22 - Danza Urbana
Solo ciò che galleggia – solo ciò che si mostra – solo ciò che si dice – è.
Ciò che non viene all’evidenza – ciò che rimane immerso nel silenzio – se mai l’ha avuta, perde l’occasione d’essere, deperisce, sprofonda, s’intorbida, s’intossica, e infine crepa. Blanchot, Lo spazio letterario Room22 è un progetto nato dalla convivenza forzata h24 tra le danzatrici e performer, Marianna Moccia e Valeria Nappi, durante il lockdown del marzo 2020. Partendo dalla costrizione di uno spazio limitato - che nella pièce è simbolicamente riconducibile all'oggetto dello sgabello - s’indaga il concetto di comunicazione tra gli individui nel tempo del distanziamento sociale. La volontà è quella di disegnare e rendere visibile lo spazio interiore - una stanza nel mondo - che le due performer costruiscono tentando di rimanere in equilibrio e in connessione tra loro nonostante la distanza fisica. A ogni tentativo di comunicazione i corpi si coordinano nel costruire una nuova armonia, ma il limite dello spazio - inteso come lontananza - lo rende impossibile decostruendo il gesto fino a renderlo esasperato, vuoto. Solo nel momento in cui i due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine, e lo spazio torna a essere profondo, le due performer riescono ad unirsi in una danza d’insieme simbolo della più primordiale forma di linguaggio e di comunicazione universale.
ROOM.22
ideazione coreografia e performer : Marianna Moccia, Valeria Nappi
assistente alla coreografia: Maria Anzivino
consulenza drammaturgica: Martina di Matteo
foto e video: Michel Liguori
musiche: Villa-Lobos - Nine inch nails - Luz Casal
produzione: FUNA
con il sostegno di : ArtGarage, L’Asilo