Si vorrebbe essere balsamo per molte ferite
"Bene, accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so. Non darò fastidio con le mie paure, non sarò amareggiata se gli altri non capiranno cos'è in gioco per noi ebrei. [...] Continuo a lavorare e a vivere con la stessa convinzione e trovo la vita ugualmente ricca di significato."
In occasione del "Giorno della Memoria 2015", parliamo di Etty Hillesum con don Marcello Farina.
Letture dal "Diario 1941-1943" di Etty Hillesum a cura dei bibliotecari.
Marcello Farina ha di recente pubblicato un libro dal titolo “Da tutti si può imparare” (Il Margine, 2014), nel quale presenta sei donne e sei uomini che sono stati per lui riferimento costante, fonti di ispirazione e tesori da svelare. Tra questi personaggi brilla la figura di Etty Hillesum, giovane donna ebrea olandese che ha lasciato traccia della sua speciale esperienza in un diario scritto mentre l'Europa si trovava stretta dalla morsa del terrore nazista.
Anche in Olanda, dopo la resa del maggio 1940, i tedeschi iniziarono a poco a poco a isolare gli ebrei. Quando nel '41 fu indetto ad Amsterdam il primo sciopero antipogrom della storia europea, i nazisti inasprirono la repressione contro ebrei e contro ogni forma di resistenza. Dall'aprile '42 gli ebrei furono costretti a indossare la stella di David e cominciarono le deportazioni in massa. Pochi giorni dopo la prima grande retata, Etty, pur potendo tentare di fuggire o nascondersi, decise di andare con gli altri ebrei già imprigionati, e finì poi uccisa ad Auschwitz il 30 novembre 1943. Etty non volle sottrarsi al destino del popolo ebraico, convinta come era che l'unico modo di rendere giustizia alla vita fosse quello di non abbandonare altri esseri cari in pericolo, e di usare la propria forza per portare luce nella vita altrui. I sopravvissuti del campo hanno confermato che Etty fu fino all'ultimo una personalità “luminosa”.
Di questa vicenda e degli scritti di Etty Hillesum si parlerà nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale di Trento alle ore 17.30, con Marcello Farina. A condurre il dialogo Paolo Domenico Malvinni. Letture dal diario a cura di Elena Leveghi.
organizzazione: Biblioteca pubblica comunale di Trento