Songhoy Blues
Musica in esilio
Songhoy Blues
Mali
Costretti a fuggire dal loro nativo nord del Mali a seguito dell’invasione jihadista nel 2012, i giovani musicisti di Songhoy Blues si sono rifugiati nella capitale del Paese, Bamako, dove hanno incontrato Damon Albarn che li ha invitati a partecipare all’album Africa Express. Le loro ipnotiche voci del deserto, unite ad un provocatorio e spavaldo rock-blues, con canti di gioia, di sfida, di pace e riconciliazione, hanno conquistato rapidamente il pubblico internazionale. Questi quattro musicisti di Timbuktu, la città del grande Ali Farka Tourè, non riproducono gli schemi già ascoltati del cosiddetto desert blues, a cui per molti versi sono strettamente legati. Non ripercorrono nemmeno le strade di un afro blues di maniera, ma usano suoni semplici e diretti, compongono con naturalezza lasciandosi la libertà di improvvisare sempre all’interno di strutture semplici e di una ritmica forte, dinamica e precisa. Una musica organizzata dentro lo schema di due chitarre, un basso e una batteria, alla quale si aggiunge qualche percussione, senza orpelli e, in una parola, essenziale.
Aliou Touré chitarra | Oumar Touré basso | Garba Touré voce e chitarra
| Nathaneil Dembele batteria e percussioni
intero € 5,00 - € 3,00 ridotto (fino a 15 anni)
Prevendita (fino a esaurimento, posti non numerati) la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20 presso il cortile delle Scuole Crispi
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara