#accaddeoggi: 1 maggio 1947

Il 1° maggio del 1947 si ritornava a festeggiare la festa dei lavoratori, spostata il 21 aprile dal regime fascista.

Circa duemila lavoratori e contadini e donne e bambini e anziani, si erano riuniti nella piana di Portella della Ginestra in provincia di Palermo, per celebrare la festa dei lavoratori, ma anche la vittoria alle elezioni regionali dei partiti di sinistra, alleati nel Fronte Popolare, e per manifestare contro il latifondismo e a favore dell'occupazione delle terre.

La festa fu interrotta nel sangue dalle raffiche di mitra del bandito Salvatore Giuliano e della sua banda che, secondo le fonti ufficiali, causarono 11 morti e 27 feriti.

Nel 2017, Serafino Petta, l’ultimo sopravvissuto, che all’epoca aveva 16 anni, raccontò di avere ancora negli occhi i corpi distesi di due donne, una morta e l’altra incinta, ferita.

Disse anche che a sparare fu la banda di Salvatore Giuliano e che “i mandanti non si conoscono ancora ma ad armare la sua mano furono la mafia, i politici e i grandi feudatari.”

Lo stesso Salvatore Giuliano, nel 1948, scrisse una lettera all’Unità in cui affermava lo scopo politico della strage. Non sarà mai processato e verrà ucciso nel 1950.

Secondo lo storico palermitano Giuseppe Casarrubea, che spese tutta la sua vita nella ricerca della verità, Portella fu una strage di Stato, inserita in una strategia di destabilizzazione ben precisa, che puntava a rovesciare la neonata Repubblica per instaurare un governo autoritario nell’agosto del ’47.

Portella resta ancora oggi una strage senza mandanti.

Giorgio Napolitano, primo presidente della Repubblica italiana a recarsi, nel 2007, a Portella della Ginestra, disse: "Occorre continuare la ricerca della verità su tutte le circostanze e le responsabilità di quell'inaudito massacro: non solo per dovere verso le vittime innocenti italo-albanesi e siciliane, ma anche per quel che Portella della Ginestra rappresentò come primo segno di una volontà eversiva della nuova legalità democratica repubblicana.: “

Portella della Ginestra nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.