#accaddeoggi: 16 agosto 1924
Viene ritrovato il corpo di Giacomo Matteotti
Il deputato socialista e antifascista Giacomo Matteotti, che denunciò con coraggio le illegalità e le violenze commesse dal fascismo, viene rapito e ucciso da una squadraccia fascista. E’ il 16 agosto. Mussolini si trova coinvolto nell’assassinio e reagisce dichiarandosi come capo tradito dai suoi collaboratori. Ma una parte del ceto medio che lo sostiene è sdegnata dal delitto mentre gli squadristi sono furiosi con lui. Il suo governo è in difficoltà. I deputati dell’opposizione non sanno sfruttare questo momento critico e abbandonano il Parlamento per protesta morale e politica, in quella che viene ricordata come secessione dell’Aventino. Fu un errore lasciare Mussolini senza opposizione perché quando si rese conto della passività degli aventiniani, riprese il controllo della situazione. Con patteggiamenti e compromessi ricucì la sua maggioranza fino ad arrivare al famoso discorso alla Camera del gennaio 1925, in cui giustificò le azioni squadristiche e se ne assunse tutte le responsabilità. Il delitto Matteotti segna il passaggio definitivo del governo fascista al regime fascista, apertamente dittatoriale ed antidemocratico.
“Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai.” Giacomo Matteotti.
Le pubblicazioni sul delitto Matteotti nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
10/08/2018