#accaddeoggi: 9 marzo 1857
Muore San Domenico Savio
Domenico nacque a Riva di Chieri, in provincia di Torino, il 2 aprile 1842.
Il padre era un fabbro ferraio e la madre una brava sarta, che lo iniziò alla bellezza delle stoffe.
A Murialdo, frazione di Castelnuovo d’Asti (TO), dove la famiglia si trasferì nel 1843,egli ricevette la prima Comunione e decise quale sarebbe stato il suo progetto di vita: vivere da vero cristiano.
Nel 1853, la famiglia Savio si trasferì a Mondonio, dove Domenicoincontrò Don Giovanni Bosco, che rimase sbalordito da questo ragazzo.Domenico gli chiese di prenderlo con lui, nel suo Oratorio e di insegnargli a diventare santo. Gli disse: ”Io sono la stoffa, ella ne sia il sarto; dunque mi prenda con lei e farà un bell’abito per il Signore.”
Don Bosco lo accolse a braccia aperte e gli donò la semplice ricettaper diventare santo, formata da tre ingredienti da mescolare assieme: 1) allegria 2) Studio e preghiera 3) Fare del bene agli altri. Da quel giorno Domenico ci provò, con grande impegno e amore.
Nell’estate del 1956 scoppiò un focolaio della terza epidemia di colera, che si era propagata in tutta Italia. Le famiglie ancora sane si barricavano in casa e i contagiati morivano abbandonati sulle strade. Don Bosco riunì i suoi cinquecento ragazzi e una quarantina tra i più coraggiosi si offrì per uscire con lui a soccorrere gli ammalati. Fra questi c’era anche Domenico Savio. Nessuno tra loro venne contagiato, come promesso dal santo. Successivamente però Domenico si ammalò di tubercolosi e morì non ancora quindicenne, il 9 marzo 1857.
Venne dichiarato Santo da Papa Pio XII nel giugno 1954.
San Domenico Savio nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino; anche opere per bambini.
06/03/2020