100 anni di Italo Calvino

“La felicità del dipingere”. Italo Calvino e le arti figurative

Incontri e convegni

In Biblioteca abbiamo festeggiato il centenario di Italo Calvino in tre distinti momenti e con tre appuntamenti che sono stati molto apprezzati dai tanti lettori che ci fanno visita ogni giorno. 

Proprio per questa ragione, sul finire dell'anno, vogliamo cogliere un'altra occasione per festeggiare l'autore di "Il barone rampante" e altri capolavori, con un nuovo incontro in Biblioteca sabato 2 dicembre 2023 alle ore 10.30!

Festeggeremo il centenario della nascita di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) attraverso uno sguardo non convenzionale sulla sua opera: quello del suo ininterrotto interesse di scrittore per la storia dell’arte.

È questo l’obiettivo del progetto “La felicità del dipingere". Italo Calvino e le arti figurative, che prende spunto dalla grande attualità del pensiero calviniano, attorno al quale si moltiplica l’attenzione della critica, anche internazionale, oltre a quella della ricerca. Un pensiero che, insieme alla narrativa, lo scrittore ha affidato a un’ampia produzione saggistica e alle Lezioni americane, la sua ultima opera, rimasta incompiuta e uscita postuma nel 1988.

Alle Lezioni, in particolare, Calvino ha affidato i valori che riteneva importante tramandare al nuovo millennio: “Leggerezza”, “Rapidità”, “Esattezza”, “Visibilità”, “Molteplicità”. È nella parte dedicata alla “Visibilità” che ha intrecciato con insistenza il suo sguardo letterario all’arte figurativa, affermando che alla base della sua scrittura si pone una sorta di «iconologia fantastica», come modo abituale di esprimere la sua grande passione per la pittura: «Ho adottato il metodo di raccontare le mie storie partendo da quadri famosi della storia dell'arte, o comunque da figure che esercitano su di me una suggestione» osserva.

Un concetto che Calvino aveva percorso già diversi anni prima in un suo saggio dedicato a Pablo Picasso, in cui sottolineava che esiste una differenza sostanziale tra l’esprimersi con le figure o con le parole: «Esiste la felicità del dipingere, ma una felicità dello scrivere non esiste».

Ma quali sono gli artisti e i quadri famosi della storia dell'arte da cui Calvino prende spunto per i suoi libri di narrativa? Quali sono i suoi artisti “preferiti” e per quali ragioni? Come li riprende nei suoi racconti e nei suoi saggi?

Oltre ad affrontare questi quesiti, nel nostro viaggio scopriremo che il legame di Calvino con la storia dell’arte emerge anche dalle immagini di copertina che sceglie per i suoi libri. Qualche esempio? La copertina de Il visconte dimezzato riporta un particolare di un disegno di Pablo Picasso, quella della prima edizione del Barone rampante un particolare del Cacciatore di nidi di Pieter Bruegel, ma ci sono anche Personaggio davanti al sole di Joan Mirò, La danza (part.) di Fausto Melotti, Il disegnatore della donna coricata di Albrecht Dürer e diversi altri.

La conduttrice dell'incontro sarà Gabriella Brugnara, nata a Giovo e laureata in Lettere e filosofia ad indirizzo storico-artistico all’Università di Trento con una tesi sul rapporto tra Italo Calvino e le arti figurative a condurci nel mondo di Calvino attraverso questo suo profondo legame con l'arte che non è stato analizzato ancora a fondo ma che risulta un elemento chiave per meglio comprendere la sua personalità e il suo estro creativo. 

Brugnara, scrive oggi per il T Quotidiano dopo aver lavorato a lungo per L'Adige; ha pubblicato diversi saggi in riviste letterarie e la monografia uscita per Silvana editoriale Gabriele d’Annunzio e la città di Trento. Alla Trento azzurra e silenziosa. Con Òccupati, preòccupati". Occupàti, preoccupàti ha vinto il I premio nella sezione saggi del Premio Francesco Gelmi di Caporiacco. Lo scorso anno per Morellini editore è uscito il suo romanzo La voce del vento.

Costi

Entrata libera e gratuita


organizzazione: Biblioteca civica di Riva del Garda