Ian McEwan - Il mio romanzo viola profumato

  • 2018 - Einaudi

Questa è la confessione di un crimine perfetto. Parker Sparrow ha rubato la vita del suo caro amico Jocelyn Tarbet. Da ragazzi sognavano entrambi di diventare grandi scrittori. Jocelyn è riuscito a raggiungere la fama, Parker invece no. Per decenni ha raccontato che non aveva importanza. Poi ha scritto un altro finale.
Se la biografia si sdoppia, dunque – lo scrittore di successo versus l'everyman travolto dal quotidiano – anche il racconto che l'io ne fa si può sdoppiare, ed è cosí che fra le pagine di un unico profumato romanzo viola si può consumare il crimine perfetto. Fin da ragazzi Parker e Jocelyn hanno condiviso tutto: letture, progetti, ambizioni letterarie. Le alterne fortune degli esordi non hanno fatto che temprare un'amicizia apparentemente destinata a durare per sempre. Perfino oltre l'improvviso successo di Jocelyn e l'altrettanto rapido declino di Parker. Perfino nei mondi ormai irrimediabilmente antitetici delle loro mezze età: una famiglia numerosa, un lavoro da insegnante e pochi libri all'attivo, tutti dimenticati, in un caso; un matrimonio fallito, la fama, il bel mondo delle lettere, nell'altro. Perfino allora, drasticamente separati dalla vita, Parker e Jocelyn restano inseparabili, «una famiglia», come amano ripetersi. Fino al giorno in cui, nella splendida casa dell'amico, Parker trova il dattiloscritto del suo ultimo romanzo. Lo legge d'un fiato: è il migliore che Jocelyn abbia mai scritto, la porta di accesso alla posterità. Come resistere alla tentazione di diventare lui?

Scheda del libro sul Catalogo Bibliografico Trentino