#9. Percorsi trentini
Tra storia delle donne e storia della fotografia
Nella storia della fotografia delle origini, la presenza delle donne, per molti versi ancora in ombra, è però tutt’altro che marginale. Alle diffuse immagini della donna, con le loro significative trasformazioni nel tempo, va aggiunto il numero crescente delle fotografe e sopratutto delle collaboratrici degli studi fotografici che anche in Trentino si moltiplicarono a partire dagli anni Sessanta.
Entrambi gli aspetti hanno trovato considerazione nel catalogo della mostra Frauenbilder / Signora fotograf(i)a (2019), allestita in più città dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentinonell’ambito del progetto Interreg “Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”.
Nel riprenderne alcuni spunti, occorrerà richiamare anche l’avvertenza delle storiche Siglinde Clementi e Cecilia Nubola: in un tempo conteso tra modernità e tradizione, la storia delle donne da un lato si inserisce nella storia generale, dall’altro presenta specificità e ritmi propri, alternando conquiste e ritardi, ritorni, persistenze e involuzioni. L’accessibilità del ritratto fotografico ad una clientela sempre più ampia e articolata contribuisce a restituire l’immagine di sé che i vari gruppi condividevano e comunicavano in rapporto alla propria condizione e ai propri modelli; il nuovo medium, in questo contesto, moltiplica le (auto)rappresentazioni di come si desiderava – ed era socialmente accettabile – essere viste.
In parallelo, i percorsi ad oggi ricostruibili di alcune donne che scelsero di stare dietro la macchina fotografica concorrono ad una visione non schematica del mondo femminile nella prima società industriale, mentre allo stesso tempo confermano ed esemplificano il difficile accesso della donna all’istruzione, al lavoro, alle professioni.
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Fotografate Nel secondo Ottocento, la ritrattistica di studio, declinata soprattutto nella forma modesta, ma ricca di implicazioni documentarie, della carte de visite, alimentò nuove pratiche di ricordo condiviso; tra le pagine degli album di famiglia si susseguono innumerevoli le immagini di donne fotografate fin dall'infanzia. Leggi di più |
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Fotografe Nei decenni che videro lo sviluppo e la diffusione della fotografia, molti settori professionali erano ancora appannaggio degli uomini, in ragione di una condizione femminile gravata da pesanti impedimenti culturali e sociali. Leggi di più |
Per approfondire
- Floriano Menapace, Storia documentaria della fotografia nelle città di Trento e Rovereto (1839-1915), in Una storia per immagini. La fotografia come bene culturale, catalogo della mostra a cura di Floriano Menapace, Trento 1996, pp. 23-51
- Naomi Rosenblum, A History of Women Photographers, New York- London 2010
- Caterina Unterveger (1830-1898): una donna nella storia della fotografia trentina, a cura di Katia Malatesta con la collaborazione di Roberto Paoli, Trento 2007
- Siglinde Clementi, Cecilia Nubola, Zwischen Tradition und Modernität. Trentiner, Südtiroler und Tiroler Frauen 1860 bis 1940 = Donne tra tradizione e modernità. Trentine, sudtirolesi, tirolesi tra Otto e Novecento, in Frauenbilder: historische Fotographien = Signora fotograf(i)a: collezioni storiche. Tirol-Südtirol/Alto Adige-Trentino, a cura di Martin Kofler, Katia Malatesta, Lienz [etc.] 2019, pp. 13-32
- Gigliola Foschi, Sehen und gesehen werden: Die Frauen und die Fotografie = Guardare ed essere guardate: le donne e la fotografia, in Frauenbilder = Signora fotograf(i)a cit., pp. 33-46
- Susanne Gurschler, Frauenzimmer hinter der Kamera = Donne dietrol'obiettivo, in Frauenbilder = Signora fotograf(i)a cit., pp. 53-66
- Katia Malatesta, Fotografieren und fotografiert werden. Notizen zur Frauengeschichte in der Trentiner Fotografie = Fotografe, fotografate. Appunti per una storia delle donne nella fotografia trentina, in Frauenbilder = Signora fotograf(i)a cit., pp. 115-126
Lo spot con alcune delle fotografie selezionate per la mostra:
10/04/2020