Documenti “trasparenti”. Manifattura, restauro e conservazione della carta da lucido

L'appuntamento è al Vigilianum mercoledì alle 9.30 per l'inizio dei lavori 

[ Documenti “trasparenti”. Manifattura, restauro e conservazione della carta da lucido]

Si parlerà di Documenti “trasparenti”. Manifattura, restauro e conservazione della carta da lucido nell'appuntamento organizzato dell'Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale, in programma mercoledì 25 ottobre tra le 9.30 e le 17.00 presso il Polo culturale Diocesano – Vigilianum, via Endrici, 14 – Trento.

"Fin dal XIV secolo - spiega Armando Tomasi - è documentata la presenza di ricette a base di olii e resine che rendevano la carta semitrasparente allo scopo di utilizzarla per il ricalco. Solo nel XIX secolo, con l’avvento della produzione della carta su scala industriale, si affinò la manifattura di carta dedicata all’uso del ricalco mediante processi meccanici di pressatura e calandratura che ne favorivano la trasparentizzazione.

Fu con la scoperta dei primi procedimenti di riproduzione fotomeccanica che la carta da lucido venne utilizzata principalmente da studi di architettura e di ingegneria. Presso gli archivi e le biblioteche sono conservati moltissimi documenti redatti su questo supporto, la cui conservazione e gestione risulta molto complessa

Il convegno vuole fare il punto sullo stato dell’arte in relazione a restauro, conservazione e gestione di tale patrimonio, ricorrendo al contributo dei maggiori studiosi e dei principali enti preposti alla conservazione.

La giornata è organizzata in due sessioni.

La prima (“Le carte da lucido: aspetti tecnici relativi al restauro e alla conservazione”) sarà di carattere eminentemente tecnico e vedrà l’intervento di restauratori di fama ed esperienza internazionale. Si segnala in particolare la presenza di Caroline De Stefani restauratrice presso il London Metropolitan Archives Culture, Heritage and Libraries Department City of London, dove a metà degli anni 2000 è stato predisposto un piano guida per il restauro dei lucidi e la loro conservazione mediante incapsulazione, di Antonio Mirabile, restauratore di opere d'arte su carta e consulente in conservazione preventiva, docente presso vari Istituti universitari e scuole di restauro ed autore e co-autore di una trentina di articoli e di due manuali di conservazione pubblicati dall'UNESCO e di Silvia Puteo, attiva presso l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, il cui laboratorio già da diversi anni ha intrapreso un approfondito studio sulle varie tipologie di lucidi, sulla loro struttura e sulle metodologie di recupero.

La seconda sessione (“Le carta da lucido: problematiche di gestione e consultazione”) si propone invece di fare il punto sull’esperienza di conservazione e consultazione di vari Istituti archivistici e culturali attraverso la testimonianza dei conservatori. Interverranno quindi rappresentanti di importanti Istituzioni nazionali, quali lo IUAV di Venezia, il MART di Rovereto e il Centro studi e archivio della comunicazione (CSAC) di Parma, centro di ricerca dell’Università degli studi di Parma".

L’iniziativa, a partecipazione gratuita, è diretta agli addetti ai lavori, agli operatori di archivi, biblioteche e musei, ma anche agli studiosi ed agli appassionati.

Armando Tomasi - direttore Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale
parte di: Lavori in corso

23/10/2017

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