Il Giorno della Memoria

Oggi è domenica lavorativa, Arbeitssonntag: si lavora fino alle tredici, poi si ritorna in campo per la doccia, la rasatura e il controllo generale della scabbia e dei pidocchi

Oggi è domenica lavorativa, Arbeitssonntag: si lavora fino alle tredici, poi si ritorna in campo per la doccia, la rasatura e il controllo generale della scabbia e dei pidocchi, e in cantiere, misteriosamente, tutti abbiamo saputo che la selezione sarà oggi. La notizia è giunta, come sempre, circondata da un alone di particolari contraddittori e sospetti: stamattina stessa c'è stata selezione in infermeria; la percentuale è stata del sette per cento del totale, del trenta, del cinquanta per cento dei malati. A Birkenau il camino del Crematorio fuma da dieci giorni. Deve essere fatto posto per un enorme trasporto in arrivo dal ghetto di Posen. I giovani dicono ai giovani che saranno scelti tutti i vecchi. I sani dicono ai sani che saranno scelti solo i malati. Saranno esclusi gli specialisti. Saranno esclusi gli ebrei tedeschi. Saranno esclusi i Piccoli Numeri. Sarai scelto tu. Sarò escluso io.

Se questo è un uomo, il libro di Primo Levi pubblicato nel 1947 da una piccola casa editrice di Torino, la De Silva di Franco Antonicelli, non si finisce mai di leggere. Forse, al di là della densità del racconto, a tenere incollati alle pagine è una sorta di sobrietà di pensiero, di compostezza stilistica che sorregge la narrazione.

Il percorso per portare l'attenzione attorno a quanto accaduto nei campi di concentramento non è stato né breve né semplice se nel 1955, in un articolo apparso su «Torino. Rivista mensile della città» in occasione del primo decennale della Liberazione, Primo Levi, trae uno sconsolato bilancio: «A dieci anni dalla liberazione dei Lager, è triste e significativo dover constatare che, almeno in Italia, l’argomento dei campi di sterminio, lungi dall’essere diventato storia, si avvia alla più completa dimenticanza».

Il Giorno della Memoria - che si celebra il 27 gennaio, giorno in cui l'Armata Rossa ha liberato il campo di concentramento di Auschwitz - è stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. Non è dunque da così tanto tempo che l'Occidente ha preso piena consapevolezza di quanto accaduto.

In Trentino sono oltre sessanta gli appuntamenti con i quali si rende onore alla Memoria di tutte le persone morte uccise nei campi di concentramento: https://www.cultura.trentino.it/Rassegne/Giorno-della-Memoria-2018


26/01/2018

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