Il Museo degli Alpini a Torre Vanga

In occasione della 91^Adunata Nazionale degli Alpini un’esposizione narra le vicende del Corpo degli Alpini 

sala espositiva [ Museo nazionale storico degli alpini]

Un’esposizione che narra le vicende del Corpo degli Alpini attraverso oggetti e con il racconto dei momenti che maggiormente ne hanno segnato la storia: è questo il centro dell'iniziativa che in occasione della 91^Adunata Nazionale degli Alpini sarà allestita presso Torre Vanga, a Trento. Un allestimento moderno, che permetterà una multimedialità in grado di interagire con il visitatore, con particolare attenzione alla didattica dei ragazzi in età scolastica; il visitatore si immergerà nella Storia attraverso immagini evocative e testi sintetici ed incisivi, rivivendo le gesta dei nostri Alpini.

“Il progetto – come ci spiega Gen. B. Stefano Basset, Direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini - prevede che il piano 0 e -1 siano dedicati ad un approccio più leggero ed esperienziale mentre l’allestimento del piano primo sarà incentrato su una selezione di oggetti e immagini correntemente in esposizione al Museo sul Doss Trento.

Per enfatizzare la coerenza tra le varie sezioni, l’allestimento si sviluppa usando un numero molto limitato di materiali, colori e modalità espositive, mentre per mettere in luce l’aspetto marziale i pannelli che costituiscono l’architettura dell’esposizione sono moduli di lamiera di ferro grezzo. Per i piani espositivi orizzontali il materiale usato è il vetro, stampato sul retro o trasparente, una soluzione particolarmente efficace anche sul piano “emotivo- continua.

L’ingresso di Torre Vanga è dedicato alla Storia del Corpo degli Alpini, narrata attraverso l’evoluzione della sua divisa e del suo armamento. Nel sotterraneo, invece, saranno esposti pezzi di artiglieria italiani e austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale. La base del mastio di Torre Vanga è dedicata all’esperienza della vita di trincea. Due alte pareti di ferro leggermente inclinate costeggiano il percorso in cui, attraverso alcune feritoie intagliate nelle pareti, il visitatore può osservare su piccoli monitor spezzoni di film  che rappresentano scene di guerra in trincea.

L’uscita dalla sala attraverso il cunicolo è dedicata alla guerra in ghiacciaio. L’interno della struttura allestita per coprire la scaletta di uscita e lo spazio oltre il varco nelle mura del mastio sono rivestiti con stampe di grandi fotografie delle fortificazioni scavate nei ghiacci dell’Adamello, mentre nella corte si approfondirà il tema dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale

Spostandosi al primo piano si avrà uno sguardo a tutto tondo sul ruolo degli alpini nella società. Si inizia con un approfondimento sull’ “Orgoglio di reparto”: su una parete sono montati i labari, esposti in ordine “mosso”. Si prosegue con la Prima Guerra Mondiale, narrata con oggetti, testi e immagini. Le “missioni di pace” costituiscono il successivo argomento del percorso, cui segue una riflessione sul “soldato del futuro”. In una nicchia, illuminato scenograficamente, il visitatore potrà vedere il plastico del nuovo museo sul Doss Trento.

Al primo piano durante il periodo dell’adunata ci sarà anche un focus su “Il coraggio di cambiare: Generale Federico Baistrocchi”, che illustra la vita del famoso Generale, già comandante il 4° Corpo. Nella saletta 2 e 3 è prevista un’esposizione sui cappellani militari degli Alpini e una sulle copertine della Domenica del Corriere riguardanti la Storia del Corpo” – conclude il Gen. B. Stefano Basset, Direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini.


16/04/2018

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