L’arte e la Regola. Le arti figurative nella Provincia di San Vigilio dei Frati Minori (secoli XV-XVIII)

E' questo il titolo del volume di Giuseppe Sava, con saggi di Daniela Floris, Italo Franceschini e Alessandra Galizzi Kroegel, che ripercorre e approfondisce da più punti di vista il rapporto tra l’Ordine dei Frati Minori e le arti figurative in Trentino, dalle fondazioni quattrocentesche dell’Osservanza, alle soppressioni del 1810.

Il volume ripercorre e approfondisce da più punti di vista il rapporto tra l’Ordine dei Frati Minori e le arti figurative in Trentino, a partire dalla fondazione quattrocentesca del primo convento dell’Osservanza. Il contesto è definito da quell’area geografica che, inizialmente compresa nella Custodia di Verona e nella Provincia Veneta di Sant’Antonio da Padova, a partire dal 1643 avrà vita autonoma sotto il nome di Provincia Tridentina di San Vigilio dei Frati Minori.

Il cuore dello studio è il catalogo, accurata selezione delle opere sia pittoriche che plastiche presenti nei nove conventi della Provincia (Trento, Arco, Borgo Valsugana, Pergine Valsugana, Cles, Rovereto, Mezzolombardo, Campo Lomaso, Cavalese), entro un arco cronologico che, dalla nascita della prima comunità autonoma dei frati de familia (1452), giunge alla fine della società d’Ancien régime e alle soppressioni dei conventi nel 1810-1815.

L’obiettivo è quello di portare all’attenzione degli studiosi, ma anche di un pubblico più ampio, opere spesso di rimarchevole rilievo storico, iconografico, artistico, non di rado celate nel silenzio monastico dei conventi. Ne esce un quadro articolato e vivace che, lungi da costituire unicamente lo sfondo delle esigenze liturgiche e devozionali dei religiosi, riserva episodi di qualità e di ampi orizzonti culturali, con opere inedite di artisti quali Johann Michael Rottmayr, Odoardo Perini, Nicolò Ricciolini, Luigi Vanvitelli.

Il volume nasce dalla collaborazione tra la Provincia Tridentina di San Vigilio dei Frati Minori, che ha finanziato le ricerche dell’autore, la Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, che edita l’opera nella Nuova Serie delle Monografie, e la Soprintendenza per i beni culturali, che ha concesso gran parte del corredo fotografico, integrandolo appositamente per l’occasione.