Cabaret Yiddish

Teatro

Stagione di prosa di Ala 2014/2015

In occasione del Giorno della Memoria

Promo Music
Cabaret Yiddish
di e con Moni Ovadia
e con Maurizio Dehò violino, Paolo Rocca clarinetto, Albert Florian Mihai fisarmonica, Luca Garlaschelli contrabbasso

La lingua, la musica e la cultura yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro di “Cabaret Yiddish” spettacolo da camera da cui è poi derivato il più celebre “Oylem Goylem”.

Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo yiddish è la lingua e il klezmer la musica. Uno spettacolo che «sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe». Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama «il suono dell’esilio, la musica della dispersione»: in una parola della diaspora. La musica klezmer deriva dalle parole ebraiche kley zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino e archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell’Est europeo a partire all’incirca dal XVI secolo.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala

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