Ferruccio Guzzoni con Pf

Ferruccio Guzzoni, violoncello
Yevhenii Motorenko, pianoforte

C. Debussy (1862-1918)
Sonata per violoncello e pianoforte in re min. L 135
Prologue - Lent. Sostenuto e molto risoluto | Sérénade - Modérément animé | Finale - Aminé.
Léger et nerveux

G. Cassadò (1897-1966)
Suite per violoncello solo in re min.
Preludio-Fantasia (Andante) | Sardana (Allegro giusto) | Intermezzo e danza finale (Lento ma non
troppo – Allegro marcato)

J. Brahms (1833-1897)
Sonata per violoncello e pianoforte in Fa magg. n. 2, op. 99
Allegro Vivace | Adagio affettuoso | Allegro appassionato e Trio | Allegro molto

Ferruccio Guzzoni, trentino, classe 2003, inizia a suonare il violoncello a 6 anni con la madre Margherita Guarino. Si forma all’Universität Mozarteum di Salisburgo con Giovanni Gnocchi e al Conservatorio “Bonporti” di Trento con Stefano Guarino.

Attualmente prosegue i suoi studi alla Robert Schumann Hochschule di Düsseldorf, con Gregor Horsch (primo violoncello alla Concertgebouw di Amsterdam).

A soli 15 anni, dopo una masterclass sulla musica barocca veneziana tenuta da “I Solisti Veneti”, ottiene una borsa di studio ed esegue da solista il Concerto per violoncello in Re maggiore di Tartini presso l’Auditorium Pollini di Padova, sotto la direzione di Claudio Simone.

Premiato in concorsi nazionali e internazionali, è membro di orchestre giovanili di prestigio come l’Orchestra Giovanile Europea (EUYO) e la Verbier Festival Junior Orchestra (VFJO), collaborando con grandi artisti (Joshua Bell, Julia Fischer, Mischa Maisky, Natalie Clein, Marco Rizzi) ed esibendosi nelle principali sale da concerto europee (Concertgebouw Amsterdam, Elbphilarmonie, Konzerthaus Berlin, Kurhaus Wiesbaden).

Attualmente suona il violoncello “Teo”, strumento di Loeiz Honoré, scelto dal grande Rostropovich come strumento vincitore di un concorso di liuteria, organizzato da Mario Brunello in memoria della violoncellista Teodora Campagnaro. Debutta da solista in Filarmonica, accompagnato dal giovane pianista ucraino, Yevhenii Motorenko, fresco vincitore dello “Steinway-Förderpreis” a Düsseldorf.