Foresto
La Stagione Regionale Contemporanea prosegue al Teatro SanbàPolis con un doppio spettacolo di Babilonia Teatri
La compagnia fondata da Enrico Castellani e Valeria Raimondi sarà in scena il 30 e 31 gennaio a Trento con “made in italy” e “Foresto”
“made in Italy” – giovedì 30 gennaio, ore 20.30 – Teatro SanbàPolis di Trento
“Foresto” - venerdì 31 gennaio, ore 20.30 – Teatro SanbàPolis di Trento
Un doppio appuntamento in calendario al Teatro SanbàPolis di Trento con la Stagione regionale contemporanea realizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e dal Teatro Stabile di Bolzano.
Giovedì 30 e venerdì 31 gennaio il Teatro SanbàPolis accoglierà Babilonia Teatri. La compagnia fondata da Enrico Castellani e Valeria Raimondi sarà in scena con un doppio spettacolo: made in italy (30 gennaio) e Foresto (31 gennaio).
Lo spettacolo Foresto è tratto da “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès, e porta in scena un incontro tra lingue. Tra francese, italiano e dialetto. Tra lingua scritta e orale. Tra LIS e musica elettronica.
Un attore, un performer LIS e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono. Le differenze attraversano la scrittura di Koltès e abitano la scena. Una sfida culturale per forgiare un teatro dove le differenze esplodano per potenziarsi a vicenda.
«La notte poco prima delle foreste è una sorta di testo sacro laico. – scrive la compagnia nelle note di regia. È avvolto da un'aura che lo precede e ne evoca l’unicità e la potenza. Per noi è un totem al quale ci avviciniamo con slancio e con timore. Due sentimenti differenti si intrecciano in noi: il timore reverenziale e la voglia di immergerci nella scrittura di Koltès, di rotolarcisi in mezzo, di dare vita a un corpo a corpo con le parole per sussurrarle e gridarle insieme.
“Foresto”, in dialetto veronese, significa straniero, deriva dal latino foris, che significa “chi viene da fuori, da un altrove”. Questo termine è un ponte tra Koltès e noi: tra le foreste del titolo di Koltès, gli stranieri che abitano il suo testo e la nostra traduzione.
Foresto ci ha guidati nel tradurre, ci ha offerto una chiave per affrontare il testo, per traslare termini e significati legati alla Francia degli anni ’70 e all’immigrazione di quegli anni nel nostro oggi, tradendo Koltès per non tradirlo. -prosegue la compagnia - Non avremmo avuto l’ardore di metterci in bocca le parole di Koltès senza prima averle masticate, digerite e risputate fuori attraverso la nostra lingua madre: una lingua sporca, a metà strada tra lo slang e il dialetto: la lingua della pancia, dell’istinto, dell’umore, dell’amore, della verità, del non mediato. La durezza e la poesia della lingua madre ci permettono di aderire a Koltès: di sporcare le parole, di assegnargli un ritmo e un suono che ci appartengono, quello della strada, dell’amore.
Due voci per un monologo: una parlata e una segnata. Due voci che si contrappongono, si incontrano e si moltiplicano: che si fanno voce sola, che si fanno unisono, che si fanno mondo. Due voci a dialogare con una terza voce: la voce della musica elettronica suonata live sulla scena. Un gioco di specchi in cui lingue diverse si intrecciano e dialogano tra loro».
Biglietti
Intero € 15
Ridotto over 65 e convenzionati € 12
Ridotto Under 26 ed Universitari € 8
C:CARD REGIONALE TRENTO
Intero € 120
Ridotto over 65 e convenzionati € 100
Ridotto Under 26 ed Universitari € 50
I due spettacoli presentano audio a volumi elevati, e parti del testo contengono un linguaggio denigratorio e offensivo. Nello spettacolo “made in italy” è inoltre presente una scena di nudo.
Per avere maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it oppure chiamare il numero verde 800013952