Generali, esperienza coloniale e musei. Un secolo di trasformazioni nelle esposizioni del Museo Storico Italiano della Guerra
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Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto propone un ciclo di appuntamenti per introdurre il tema della decolonizzazione del patrimonio, sia nello studio che nella narrazione di vicende storiche complesse che hanno bisogno di nuove chiavi di ricerca e di interpretazione.
Gli oggetti, le immagini e i documenti che raccontano le vicende coloniali costituiscono un patrimonio complesso che necessita di strumenti e metodi di ricerca adeguati. Su questi si stanno interrogando studiosi e ricercatori che partecipano al dibattito sulla gestione del patrimonio coloniale nei musei e sulla decolonizzazione culturale. Si tratta di temi molto discussi in ambito museografico internazionale, meno nella società civile italiana.
Per questo il Museo di Rovereto ha in programma tre incontri online che nel corso del mese di febbraio coinvolgeranno diversi esperti su queste tematiche.
Oggi, Camillo Zadra, direttore del Museo della Guerra di Rovereto fino al 2018, e Francesco Frizzera che ricopre oggi quell’incarico, ripercorreranno la storia delle collezioni coloniali del Museo e delle sale espositive che nei decenni passati le ospitavano, con un’anticipazione sulla mostra che sarà inaugurata a maggio su questi temi.
L'iniziativa promossa dal Museo di Rovereto si inserisce all'interno di un processo di ripensamento del Museo stesso rispetto al proprio approccio ai beni relativi all’esperienza coloniale italiana, che porterà tra qualche anno all’allestimento di una sala permanente dedicata a queste tematiche. Una tappa intermedia di questo processo è la mostra temporanea che verrà inaugurata a Rovereto il prossimo 23 maggio e che metterà a confronto le diverse narrazioni che gli oggetti delle collezioni coloniali possono evocare. La mostra fa parte di una più ampia serie di iniziative culturali che saranno realizzate dal Museo per l’Anno dei Musei dell’Euregio 2025.
Gli appuntamenti si svolgono in modalità online per permettere la più ampia partecipazione. Al termine degli interventi è previsto uno spazio di confronto.
Per iscriversi e ricevere il link è sufficiente scrivere a didattica@museodellaguerra.it.
La partecipazione è valida come formazione per i docenti.
Maggiori informazioni su www.museodellaguerra.it