Il corpo della lotta

IL CORPO DELLA LOTTAperformance tratta dallo spettacolo
'L'ESTASI DELLA LOTTA'
un progetto di CARLOTTA VISCOVO
con CARLOTTA VISCOVO ed ETTORE GRECO
drammaturgia ANGELA DEMATTÉ | musiche e progetto sonoro MARCO MANTOVANI
una co-produzione
TrentoSpettacoli | Elsinor Centro di Produzione Teatrale | LAC Lugano Arte Cultura
con il sostegno di
Qui e Ora Residenza Teatrale | Campsirago Residenza | Festival Il Giardino delle Esperidi
Il legame tra movimento corporeo e scultura, tra vita e arte, è centrale nel lavoro e nel rapporto tra Camille Claudel e il suo maestro Auguste Rodin. La scultura è mestiere da imparare e libertà creativa da mettere in atto. Camille Claudel si concede come modella e amante ad Auguste Rodin, ma vuole anche essere riconosciuta come sua collega. L’attrice si pone in scena come opera d’arte e artista. Entrambe vogliono essere creature, creazioni e creatrici. Da creatura desiderata a creatrice desiderante. Tra l’artista e la modella si crea una tensione erotica, che trova la sua risoluzione nell’opera che ne nasce. Contemporaneamente si cerca di smantellare il problema della morte nella finitezza della scultura, donandole il movimento di un perpetuo respiro. Il carattere effimero della performance cerca di restituire ciò che la Claudel cercava nella scultura e cioè la sfida di rendere il movimento nella fissità della pietra.
CARLOTTA VISCOVO
Attrice torinese, diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2000. Prende parte alla II edizione del Progetto Thierry Salmon, tenuto da Rodrigo Garcia, e si forma anche con maestri come Manfredini, Giordano, Coldy, De Franceschi, Binasco, Latella, Zholdak, Punzo, Terzopoulos. In ambito teatrale è diretta, tra gli altri, da alcuni tra i più importanti registi italiani -L. Ronconi, M. Castri, C. Lievi, V. Malosti, A. De Rosa, C. Rifici, M. Avogadro, M. Popolizio, E. Dante, M. Conti – e stranieri – A. Hermanis, C. Marnas, J. C. Saïs, D. Pitoiset, M. Dioume. Lo scorso anno è stata impegnata negli spettacoli “La pulce nell’orecchio”, diretta da Carmelo Rifici e ne “I demoni”, con la direzione di Claudio Autelli. Considera parti integranti del suo percorso di attrice le esperienze fatte come assistente alla regia e insegnante.
ETTORE GRECO
Scultore, è nato a Padova nel 1969 e si è diplomato alla Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1992. Nel 1994 ha aperto un suo atelier e due anni più tardi ha tenuto la sua prima mostra personale alla Scoletta del Duomo di Padova. Nel 1999, in occasione del primo centenario della Fondazione Bevilacqua La Masa, il critico Mario De Micheli ha tenuto una conferenza: “Storia di due artisti: uno scultore, Ettore Greco, e un pittore, Paolo Smali”, pubblicata poi in un catalogo con lo stesso titolo. Nello stesso anno ha vinto il Grand Prix per la scultura al Salon Grands et Jeunes d’Aujord’hui e ha trascorso lunghi periodi a Parigi. Ha preso parte al Miart (Milano) e Artefiera (Bologna) e, tra 1999 e il 2002 ha partecipato a molte mostre a Parigi, Bruxelles, Londra, New York e Lussemburgo. Nel settembre del 2002 è stato presentato nello spazio creativo di Pierre Cardin, nell’ambito della Biennale di Architettura di Venezia, in collaborazione con il designer Rodrigo Basilicati. Nel 2004 ha preso parte alla mostra “Contemporanea Giovani 2”, organizzata dal comune di Como e a “Storie Contemporanee”, di Hera Arte Contemporanea di Brescia. Nel 2005 ha eseguito un bassorilievo per il Duomo di Arquà Petrarca e un busto del Padre Comboniano Ezechiele Ramin per il Comune di Padova. Nel 2006 ha creato una grande istallazione di oltre mille figure in terracotta, presentata nella chiesa di San Lorenzo di Cento (Ferrara). Dal 2007 al 2009 le sue sculture sono in mostra in molte città, tra cui Legnano, Milano, Firenze, Berlino, Parigi, Torino e Reggio Calabria e ha lavorato per tre mesi a New York presso l’Harlem Studio Fellowship (Montrasio Arte). Nel 2009 ha eseguito un busto di Sandro Pertini e una scultura dedicata ad Aldo Moro per la sua città natale. Nel 2010 ha eseguito una scultura per lo stilista Pierre Cardin dal titolo: “Arbre de la vie” e posizionata nel castello del Marchese De Sade a Lacoste (Francia). A novembre 2010, in occasione della mostra di Rodin in Italia, ha eseguito una scultura dal titolo: “Uomo eroico”, posizionata nella piazza principale di Legnano (Milano), assieme a una scultura di Mimmo Paladino. Ad Aprile 2011 ha posizionato, al Vittoriale degli Italiani, la casa-museo di Gabriele D’Annunzio, una scultura in bronzo dal titolo: “San Sebastiano”.
ANGELA DEMATTÉ
Drammaturga e attrice, vincitrice con i suoi testi di alcuni premi tra cui Premio Riccione, Premio Scenario, Premio Golden Graal, Palmarès du theatre in Francia, Aquila d’oro alla cultura della città di Trento, Premio Hystrio Digital Stage, Premio Ubu progetti speciali. Nella sua ricerca indaga le potenzialità e i limiti del linguaggio identitario, argomento su cui ha creato diverse masterclass presso Teatro Franco Parenti, Proxima Res, Karakorum teatro, Matearium teatro, ERT, Luminanze. Lavora con i maggiori teatri Stabili italiani e con protagonisti del teatro tra cui Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Valter Malosti, Renato Sarti. I suoi testi teatrali, tradotti in francese, tedesco e arabo intercettano nodi irrisolti dell’identità italiana ed europea. A partire dalla collaborazione con ISI foundation e JRC di Ispra inizia un dialogo complesso con la scienza come necessità di indagine sull’uomo futuro.