UTOPIA500. L'utopia del futuro dell'utopia

E' Zygmunt Bauman l'ospite d'eccezione dell'incontro in programma a Trento domenica 31 gennaio alle 11 presso la Sala della cooperazione 

Incontri e convegni , Convegno - adatto a adulti , scuole , studenti universitari , studiosi

ecco il link da cui si può accedere alla conferenza di Bauman nella versione integrale

https://youtu.be/s8FCf9UC3XM

Sarà Zygmunt Bauman (Poznan, Polonia, 19 novembre 1925, dagli anni Settanta residente in Inghilterra) con il suo prezioso contributo sul tema L'utopia del futuro dell'utopia, l'atteso ospite del secondo incontro in programma a Trento domenica 31 gennaio nell'ambito diUtopia500 – Cercando una società più giusta. In dialogo con Riccardo Mazzeo, Bauman sarà alla Sala della cooperazione di via Segantini alle ore 11 (ma la sala si apre già alle 10, è consigliato presentarsi in anticipo, non si possono prenotare i posti).

 

Il ciclo di appuntamenti – da un progetto della casa editrice Il Margine e della Provincia di Trento, che coinvolge una serie di enti culturali trentini - è stato inaugurato domenica 17 gennaio con l'affollatissima conferenza di Miguel Benasayag al Muse, aperta da una lettura di pagine dell'Utopia sulla buona politica da parte dei pubblici amministratori trentini, tra cui il presidente della Provincia Ugo Rossi e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta.

Lo spunto all'iniziativa è il 500esimo anniversario dalla pubblicazione dell'Utopia di Thomas More. Il Margine – primo editore italiano – ha affrontato l'impresa di una nuova edizione dell'opera, con traduzione del latino di Maria Lia Guardini e un'introduzione di Francesco Ghia, professore di filosofia dell'Università di Trento.

Attesissimo il ritorno di Bauman a Trento dopo le sue indimenticabili partecipazioni al Festival dell'economia. Sociologo e filosofo tra i più apprezzati, il suo concetto di “modernità liquida” è già parte del patrimonio della cultura mondiale.

La lectio prenderà le mosse dal naufragio del sogno di un mondo migliore per tutti, tema sul quale aveva riflettuto Thomas More nella sua opera fondamentale, mezzo millennio fa. Si trattava di un sogno, di una visione, di un progetto di società giusta e armoniosa che implicava il sacrificio di qualche godimento e vantaggio personale e la cooperazione con altri esseri umani: ma oggi non c'è quasi più nessuno che sia disposto a rinunciare ai propri piaceri per un fine superiore, e ancor meno a collaborare con altri per riuscirvi se non per un tempo limitato e con un secondo fine personale. L'utopia, così privatizzata, non è più utopia. Come ridarle vita? Questa la traccia di riflessione che percorrerà il celebre sociologo-filosofo, novantenne ma sempre attivissimo come autore e conferenziere in tutto il mondo.

Tra i titoli fondamentali di Bauman: Modernità e olocausto, Il Mulino, 1992; Modernità liquida,  Laterza, 2002; (con Keith Tester) Società, etica, politica, Raffaello Cortina, 2002; Amore liquido, Laterza, 2004; Homo consumens, Erickson, 2007; (con Riccardo Mazzeo)Conversazioni sull'educazione, Erickson, 2012; Le sorgenti del male, Erickson, 2013; La scienza della libertà, Erickson, 2014; (con Gustavo Dessal) Il ritorno del pendolo, Erickson, 2015; (con Ezio Mauro) Babel, Laterza, 2015; (con Riccardo Mazzeo) In Praise of Literature, in uscita in marzo per Polity Press, Cambridge.


organizzazione: Il Margine, Provincia autonoma di Trento e altri enti del territorio

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