Tridentum. Porta Veronensis

Sotto la Torre Civica in piazza Duomo si trovano i resti della Porta Veronensis, monumentale ingresso a Tridentum, costruita nel I sec.a.C.

Porta Veronensis, foto G.Zotta [ Archivio Ufficio beni archeologici PAT]

Sotto la Torre Civica in piazza Duomo sono stati riportati in luce i resti dell’unico ingresso alla città romana rinvenuto fino ad oggi: Porta Veronensis. La struttura definitiva risale alla metà del I sec.d.C. ed era formata da due facciate, rivolte una verso l’interno della città ed una verso l’esterno con un cortile centrale e due aperture (fornici), larghe m 2,83 e dotate di incassi nei quali scorrevano le chiusure a saracinesca (le cataratte). Un passaggio era destinato ai pedoni e uno ai mezzi di trasporto. Di quest’ultimo è ancora ben visibile parte della pavimentazione in calcare rosso locale con profondi solchi prodotti dal via vai di carri pesanti. Si tratta del cardo massimo, l’asse viario principale della città, che correva in direzione nord.

A fianco dei fornici vi erano due torri a sedici lati, in mattoni e rivestite alla base con lastre di pietra. Si entrava tramite un ingresso, del quale rimane la soglia e i fori dei cardini per la porta. Due gradini testimoniano l’esistenza di una scala a chiocciola.

Il sito di Porta Veronensis è attualmente l’unico in cui sia ancora chiaramente distinguibile la doppia cinta muraria di Tridentum. Al primo blocco originario, infatti, ne venne addossato un secondo nel III sec.d.C. per potenziare la difesa del centro urbano a causa del frequente passaggio di gruppi di popolazioni germaniche lungo la valle dell’Adige.

Nel tempo la Porta subì un lento processo di degrado, che portò a toglierle la funzione originaria. Tra IV e V sec. d.C. non vi passavano più i carri pieni di mercanzie per rifornire le numerose botteghe della città e non era nemmeno più luogo dei ritrovi tra commercianti che discutevano del prezzo delle merci. Le originarie grandi lastre rettangolari di pietra rossa locale vennero coperte da una pavimentazione molto semplice in terra e ciottoli, della quale oggi non rimangono le tracce. Più tardi davanti alla facciata esterna venne costruito un muro.

Nel basso medioevo nella stessa zona furono realizzate alcune sepolture in relazione alla presenza, poco lontano, della Basilica Paleocristiana voluta dal vescovo Vigilio dopo la morte dei martiri Sisinio, Martirio e Alessandro, avvenuta nel 397 d.C.

Successivamente l’area della Porta venne occupata dalla Torre Civica e dal Palazzo Pretorio.

fonte Ufficio beni archeologici
visitabile: sì | adatto a: adulti - famiglie - studiosi - scuole

apertura

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L'area archeologica è temporaneamente chiusa al pubblico

 

Note sull'accessibilità del sito

Il parcheggio indicato si trova in via Garibaldi, altri 4 stalli riservati alle persone con disabilità in via Belenzani a circa 50 metri. La porta d’ingresso indicata è quella del Museo Diocesano ed è con soglia alta 5 cm. L’accesso alla Porta Veronensis si trova al piano terra del Museo Diocesano e presenta una serie di gradini (altezza massima 20 cm); lungo il percorso vi sono altri tratti gradinati irregolari e rampe interne con pendenze dall’8% al 16% per lunghezze da 99 cm a 118 cm. I servizi igienici attrezzati si trovano al piano terra del Museo e sono preceduti da una rampa lunga 88 cm con pendenza del 22%; il wc  è dotato di maniglioni di sostegno su entrambi i lati.

Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA


a cura di Ufficio beni archeologici

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