Castello di Segonzano

Il castello sorse attorno agli inizi del Duecento e già alla fine del Quattrocento si presentava quasi allo stato ruderale come documentato dai famosi acquerelli di Dürer

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Il castello sorse attorno agli inizi del Duecento su uno sperone roccioso a controllo della strada che percorre la valle dell’Avisio.

Conteso più volte tra i conti del Tirolo, il Principato vescovile tridentino e nobili famiglie locali, già alla fine del Quattrocento si presentava quasi allo stato ruderale come documentato dai famosi acquarelli eseguiti da Dürer.

Dalla metà del XVI secolo, con l’acquisizione della famiglia a Prato, gli edifici superstiti vennero ristrutturati secondo il gusto rinascimentale.

Dopo gli assalti delle truppe napoleoniche, dagli inizi dell’Ottocento la struttura fu abbandonata e divenne cava di pietra per le costruzioni rurali dei dintorni.

Attualmente il castello presenta pochi ruderi: lo sperone d’ingresso e una parte della torre di vedetta.

È tutt’ora proprietà dei baroni a Prato.

visitabile: sì

Note sull'accessibilità del sito

Visita per la persona con disabilità e il suo accompagnatore gratuita
(Non è necessario mostrare all'ingresso nessuna documentazione che testimonia la propria patologia)

Le strade di accesso alla zona del Castello sono molto ripide, non ci sono parcheggi, ma spazio per due o tre posti auto lungo la strada. Le tre rampe indicate sono il percorso, largo mediamente cm 130, con fondo in graniglia compatta e regolare, che fa il giro e attraversa il Castello.

La prima rampa indicata ha una pendenza massima del 23,3% ed è preceduta da percorso lungo 25 metri circa di lieve pendenza, con fondo misto irregolare; essa porta al primo spiazzo erboso pianeggiante e irregolare all’interno del Castello e a uno dei due ruderi con soppalco in legno che presenta un dislivello all’ingresso alto 6 cm.

La seconda rampa attraversa la zona interna del Castello, ha una pendenza massima del 18% e porta all’interno dell’altro rudere dove si tengono gli spettacoli; questo spazio è pianeggiante e ricoperto in legno; la platea è accessibile con dislivello alto 4 cm e la pedana per gli spettacoli con un dislivello minimo di 25 cm. I gradini indicati si trovano rispettivamente all’inizio e alla fine della seconda rampa e hanno tutti una profondità minima di almeno 130 cm.

La terza rampa, a seguire, riporta ai piedi del Castello ed ha una pendenza massima del 43,3% e  un breve tratto a lieve pendenza. Anche in questa terza parte del percorso sono presenti gradini: 13 alti 10 cm circa e uno di 20 cm di altezza media all’arrivo. Non ci sono servizi igienici, all’occorrenza vengono portati bagni chimici mobili.

Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA

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